Nel panorama catodico di simil-conduttrici politiche scosciate, scollacciate, cinguettanti o arroganti, devo ammettare che l’antipatica Lilly Gruber brilla per compostezza, competenza e misura. Nell’uso delle parole, del trucco e del look. La mettiamo in “beauty horror” perché…la sua bocca parla da sola. Ma la discrezione che usa per il trucco impone il perdono e attenzione al suo azzeccato make-up.
Lo so che la foto non è perfetta, presa con il mio cell dalla trasmissione “Otto e mezzo” su La7 – che guardo quasi sempre – ma il make-up è comunque leggibile.
Il fondotinta è chiaro, in una delicata tonalità beige rosato. Userà il primer? Ormai è irrinunciabile.
Il fard è color cognac, sfumato con discrezione sulla parte esterna delle guance e si ferma sotto lo zigomo. Ottimo per “snellire” il contorno del viso.
La bocca? Mimetizzata da un rossetto nudo, opaco, delineata dalla matita solo di un tono più scura.
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