A Bassano del Grappa dal 23 giugno al 16 luglio Palazzo Bonaguro ospita PERCORSI PARALLELI

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cipria 23 Giugno 2023 1 comments 5483 view

L’arte e le sue visioni, un’esposizione collettiva di pittura e scultura che raccoglie le opere di cinque artisti: Patrizia Da Re, Raniero Menin, Aldo Pallaro, Carlo Vercelli e Cosimo Damiano Zambetta.

L’arte e le sue visioni, un’esposizione collettiva di pittura e scultura che raccoglie le opere di cinque artisti. I componenti del gruppo dialogano fra loro, ognuno nella propria specificità espressiva, nell’ambito dell’arte figurativa e concettuale, in una sorta di comunicazione non verbale, lasciando che siano le opere stesse a parlare.

Da qui il titolo PERCORSI PARALLELI a sottolineare come il percorso personale di ogni singolo artista, abbia la medesima direzione e i medesimi intenti del gruppo stesso. Patrizia Da Re, Raniero Menin, Aldo Pallaro, Carlo Vercelli e Cosimo Damiano Zambetta hanno già al proprio attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

Un’esposizione di arte contemporanea che ‘vale il viaggio’.

A partire dalla città stessa, Bassano del Grappa (e della grappa, quella buona per davvero), che combina memoria storica, arte, enogastronomia (tra gli altri i “bigoli” di Bassano). Il fiume Brenta la attraversa in prossimità del centro storico, le cui sponde, sono unite da un magnifico ponte in legno che è diventato il simbolo della città. Si tratta del leggendario Ponte Vecchio: oggi attrazione turistica, era un tempo il luogo del doloroso arrivederci degli alpini diretti al fronte. Per molti di loro questo sofferto saluto si tramutò in un addio e la città ricorda con affetto le migliaia di giovani morti per la patria.

Non lontano si trova Palazzo Bonaguro, un edificio storico del XV secolo nel quartiere di Angarano. È una delle quattro sedi dei musei civici di Bassano. Ed è proprio all’interno di questa magnifica cornice rinascimentale che, dal 23 giugno al 16 luglio, si svolge la mostra che vede protagoniste le opere di cinque diversi artisti che dialogano tra loro, ognuno con la propria espressività, lasciando che siano le opere stesse a comunicare tra loro e con il pubblico presente. Si dice sempre che l’arte non va spiegata perché è l’opera stessa che deve trasmettere un emozione. Immaginate ora un’esposizione collettiva di artisti diversi (di pittura e di scultura), che riescono a emozionare e catturare l’attenzione dell’ospite sorprendendolo passo dopo passo.