Se il titolo vi sembra un po’ strano, sicuramente non siete di Napoli. Perché questo piatto tipico, e forse dimenticato dai napoletani più giovani, è assolutamente e genuinamente partenopeo. L’origine del nome è incerta. La più accreditata racconta che venisse cucinata e offerta da un immigrato dal Nord (ovviamente da Genova) e che conquistasse subito il cuore, e il palato, dei napoletani. Il perché si può spiegare con la povertà assoluta degli ingredienti, che acquistano sapore, morbidezza e profumi, da una lunghissima cottura. Qualche somiglianza con il mitico “ragù”? Quello di Filomena Marturano per intenderci, certamente. La differenza più importante è l’esigua quantità di carne che richiede la “genovese napoletana”.
Forse ho già detto che questo non è un sito professionale, non allestisco un set, per intenderci. Faccio le foto, quando mi ricordo, mentre cucino per la famiglia. A volte ho le mani impastate quindi niente foto, altre volte…me ne dimentico.
Spero solo di riuscire a trasmettere l’amore per le nostre tradizioni, E quando dico nostre intendo di tutte le regioni italiane. E magari spero di contribuire anche in minimissima parte al mantenimento di un patrimonio che non ha uguali al mondo.
Qui sotto, dal sito Napoli Turistica, un piccolissimo ricordo di Via San Gregorio Armeno, dove ho passato un meraviglioso long-week nel periodo natalizio. Io sono molto mattiniera, uscivo la mattina che c’era ancora buio e prendevo il primo caffè con gli spazzini che ripulivano e tiravano a lucido la strada.
Quindi, se avete mezza giornata di tempo, eccovi la ricetta della genovese.
Questa fantastica pentola trova in queste preparazioni il suo miglior utilizzo in cucina. La abbandonate e non correte il rischio di bruciare tutto.
Io vi consiglio di usare la padella fino al punto 4). Poi buttate tutto nella pentola slow cocker, mettete la temperatura (Slow o hight scegliete voi, cambiano solo i tempi), quando il tutto comincia a sobbollire aggiungete il vino (molto meno!) Facciamo una tazzina da caffè, lasciate scoperto e fate evaporare .
Quando non sentite più l’aroma del vino, coprite e …dimenticatevene per 5 ore in High, 8 ore Slow
Forse è una preparazione che farò una sola volta nella vita ma, per un giorno, chiudo gli occhi e mi sento a Napoli.