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Come sconfiggere l’acne e le sue cicatrici
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Abbiamo intervistato sull’ argomento la dottoressa Clara Rigo e le abbiamo chiesto come sconfiggere l’acne e le sue cicatrici.

acne

La dottoressa Clara Rigo, dermatologa, è specializzata in dermatologia chirurgica, e in questa intervista risponde a tutte le nostre domande sull’ acne: un problema tanto frequente quanto frustrante, appannaggio (non sempre) dell’ età giovanile. Spesso si risolve da sola, ma durante il suo decorso può creare un disagio psicologico molto serio

Quando si presenta l’ acne?

L’ acne e’ una malattia frequente , che colpisce fino anche al 90% degli adolescenti secondo alcune statistiche, di questa percentuale alcuni casi pongono problemi di difficile soluzione.

Generalmente esordisce alla pubertà’ , detta anche acne giovanile , ma in questi ultimi anni assistiamo sempre di piu’ alla comparsa delle cosidette forme di acne dell’ adulto. Nella maggior parte dei casi , si risolve spontaneamente intorno ai 20- 22 anni , ma puo’ allungarsi nel tempo , oppure risolversi e ricomparire a distanza di anni dal superamento del problema, magari in concomitanza di una vita coniugale , in casi di post-gravidanza o in occasione di altri eventi stressanti piu’ o meno fausti della vita, sia nei maschi che nelle femmine.

Sicuramente e’ più frequente nelle donne, dove l’ equilibrio ormonale è più labile, per cui, tra i 25 e i 40 anni, si ritrovano ancora a dover combattere con questa malattia che crea non poco disagio psicologico a chi ne e’ colpito.

acne ragazzo

Come si presenta?

La cute sempre si presenta iperseborroica e con lesioni follicolari , cioè grassa e con tanti brufoli.

Ruolo aggravante ha il tabagismo, c’è una relazione tra la gravità dell’ acne e il consumo di sigarette. Inoltre l’ abitudine di applicare preparazioni cosmetiche grasse, tipo fondotinta e creme grasse, crea il perpetuarsi e il mantenersi delle lesioni .

Condizione predisponente è la seborrea con cute lucida , fenomeno maggiormente visibile a livello delle zone centrofacciali del viso: naso, fronte, guance, mento, dove si concentrano in numero maggiore le ghiandole sebacee. La seborrea può interessare anche il cuoio capelluto e la parte superiore del torace e il dorso.

Le lesioni iniziali sono i comedoni o punti neri, piccoli zaffi cornei che ostruiscono i follicoli sebacei fino ad arrivare per accumulo di sebo, cheratina e batteri alle microcisti . Queste sono delle vere bombe che, per varie cause , si infiammano e si infettano e danno origine alle papule e alle pustole, in genere di colore giallastro purulento. Fino ad arrivare ad avere lesioni più gravi come noduli che evolvono verso la formazione di ascessi. La rottura di questi ultimi , causa spargimento del contenuto infetto nei tessuti intorno, è’ molto dannosa perchè’ può’ lasciare dei segni indelebili: le cicatrici dell’ acne, giustamente tanto temute , in quanto permanenti e , in genere, deturpanti dell’ aspetto liscio della pelle.

Acne: PRIMA DEL TRATTAMENTO

Acne prima del trattamento

In quali forme cliniche puo’ presentarsi l’ acne ?

Come acne comedonica e microcistica, che si forma per ritenzione di sebo e cheratina , e’ molto diffusa , anche se non molto grave , ma fastidiosa da combattere .

Non va comunque sottovalutata perche’ , come spesso succede o nel tentativo di porvi rimedio o per errori reiterati, le microcisti si possono infiammare e passare a forme cliniche più’ gravi, le cisti quindi vanno bonificate , altrimenti l’ acne si perpetua .

Altre forme sono l’ acne papulo-pustolosa che è’ la più’ comune, poi l’ acne nodulare , conglobata che si presenta con tutte le lesioni precedenti a cui si aggiugono noduli duri e ascessualizzati , che lasciano cicatrici depresse con aspetto butterato del volto e, a volte, del dorso.

Bisogna sempre cominciare una terapia tempestiva, non bisogna mai sottovalutare la gravita’ potenziale di tutte le forme sopra nominate nel lasciare esiti cicatriziali piu’ o meno seri

Esiste anche un “acne da farmaci “, alcuni medicinali , se presi per lunghi periodi o in persone particolarmente sensibil, possono causare , come effetto collaterale, lesioni acneiche di vario tip, questi farmaci sono : androgeni , contraccettivi orali , cortisonici, vitamina b12, antiepilettici, antidepressivi, antitubercolari , immunosoppressori.

Cosa si fa per combattere l’ acne?

Oggi si fa molto per combattere l’ acne , questa malattia tanto devastante per la pelle di viso e corpo.

Spesso compare sul dorso ,spalle, petto e natiche. In realtà puo’colpire qualsiasi distretto, anche se ne predilige alcuni e in particolare il volto.

Innanzitutto il fai da te per la cute colpita dall’ acne e’ molto dannoso. Occorre sempre una buona prescrizione dermatologica per quanto riguarda l’ uso di prodotti topici e questo vale anche per i dermocosmetici, che devono essere scelti in modo appropriato in base alla loro composizione e azione sulle varie componenti dell’ acne .

Non bisogna sottoporre a strizzatura i foruncoli o le microcisti , perche’ oltre al rischio di sovrainfettare le lesioni , si possono provocare delle lesioni cutanee che lasciano il segno permanente.

Il sole e le lampade seccano solo la cute in superficie, non tolgono la seborrea, perciò creano un beneficio apparente.  Anzi dopo una o due settimane dall’ esposizione ai raggi uv c’ e’ un peggioramento della malattia perchè nel frattempo la cute si e’ ispessita e chiude sotto il sebo, che lavora e infiamma e crea nuove lesioni.

Perchè in molti casi non si riescono a vedere miglioramenti?

Spesso si parla di acne resistente alle cure tradizionali, in realta’ sono forme di media gravità’ che non vengono trattate correttamente. L’ acne e’ una malattia che va presa seriamente e il paziente deve essere cosciente che il trattamento corretto dura a lungo e provoca effetti collaterali voluti , senza i quali e’ difficile guarire. Quindi nella corretta prescrizione di base , ci si deve preoccupare di tutto, dalla detersione al trucco .

Molte ragazz,e nel tentativo di far dimenticare anche a loro stesse il problema, usano dei trucchi pesanti , contenenti corpi grassi che fanno peggiorare la malattia o creme varie idratanti, che non e’ il caso di usare e via dicendo svariati errori. Poi bisogna classificare il tipo di acne e mettere in atto i trattamenti ambulatoriali .

Quali sono questi trattamenti?

I peeling, nelle loro varie composizioni con molecole diverse, sono sempre validissimi , aiutano la pelle a liberarsi dallo strato ipercheratosico sempre presente nell’ acne e migliorano la penetrabilità’ dei farmaci topici prescritti, da utilizzare in contemporanea .

Le sostanze esfolianti, inoltre, sono anche attive nello stimolare la pelle danneggiata a rigenerarsi e a “guarire ” quei piccoli o grandi difetti che spesso una pelle acneica dimostra in superficie.

Io utilizzo inoltre delle maschere , sia di stretto uso ambulatoriale, sia di uso domiciliare a casa con lo stesso fine di creare l’ esfoliazione della pelle e liberarla dai depositi di sebo sottostanti.

Poi esistono le terapie per via orale. Nel caso di acne particolarmente sovrainfetta , dove la componente batterica è’ molto ricca bisogna usare degli antibiotici specifici per lunghi periodi , ma l’ uso di questi prodotti e’oggi limitato ad un numero di casi molto piccolo.

Talvolta ci si trova di fronte a forme di acne molto complicate e resistenti alla guarigione con le metodiche comuni, esistono allora i retinoidi per via orale, che però danno degli effetti collaterali importanti e un professionista serio non può’ sottovalutare il problema. Sono cioè teratogeni , possono provocare delle anomalie del feto.

In linea di massima nei maschi non causano problemi , ma nelle femmine c’è questo rischio e siccome in genere vengono prescritti a soggetti in età’ fertile, occorre molta attenzione. Bisogna utilizzare in contemporanea una pillola anticoncezionale per bloccare qualsiasi occasionale possibilità’ di gravidanza.

Inoltre occorre tenere monitorati alcuni parametri del sangue che possono alterarsi. Di conseguenza io preferisco usare metodiche meno invasive , ma molto efficaci.

Mi preoccupo, inoltre, della presenza di eventuali dismicrobismi intestinali , con irregoralità o altri problemi utilizzando dei probiotici per lungo tempo, poi altre molecole abbinabili. Sono prodotti che stimolano le difese immunitarie come l’ echinacea, o con effetto antiinfiammatorio come la vitamina pp o lo zinco e antiossidanti carotenoidi. Specialmente con l’ arrivo della bella stagione raccomando di utilizzare sempre protezioni solari finchè si eseguono queste terapie e poi anche al sole raccomando protezioni adeguate alla pelle in questione, quindi non grasse.

Si è visto poi che l’ alimentazione non ha un gran peso. Alcuni cibi particolarmente grassi  (fritti , formaggi grassi)  vanno limitati. Consiglio di preferire frutta , verdura e anche il minimo quantitativo giornaliero di proteine nobili che l’ organismo non e’ in grado di produrre, cioé carne, pesce , uova e latte .

Il corpo umano ha bisogno di questi mattoni per ricostruire e riparare le lesioni , anche in vista di trattamenti come peeling, laser che danno alla pelle una forte spinta ricostruttiva. Ma queste sono anche le regole del vivere bene e sano.

Quali risultati ci si può aspettare?

Finita la battaglia e sconfitta la malattia, spesso il soggetto colpito guardandosi allo specchio si ferma ad osservare il campo di battaglia. Non di rado l’acne lascia dei segni indelebili specialmente sul viso. Dalle macchie rosso vivo, alle ben peggiori cicatrici di forma e dimensioni diverse tra loro, Ne esistono di vari tipi: alcune possono assomigliare a piccoli buchetti su una superficie con cute a buccia d’ arancia , altre a dei veri e propri crateri .

Sta di fatto che scatenano un vero senso di frustazione nel paziente,e che giustamente sollecitano tante richieste di risoluzione. a questo punto bisogna offrire tutte le possibilita’ che la scienza ci mette a disposizione per ridurle al massimo o eliminarle totalmente.

Che cosa si può fare per le cicatrici dell’ acne?

Sicuramente per ottenere dei buoni risultati sugli esiti cicatriziali, preferisco combinare il trattamento con un tipo di peeling , la cui molecola principale e’ un retinoide , acido retinoico ad alta concentrazione e, come laser il frazionato non ablativo, fraxel . Di tutti i laser da me utilizzati per questo problema, sia ablativi , sia non ablativi , e anche altre fonti di luce , quella a mio avviso migliore e’ questa fonte erbium ,un laser frazionato non ablativo che agisce creando sulla pelle tante colonne di microcoagulazione piu’ o meno profonde , come i pixel della televisione , uno vicino all’altro con in mezzo delle zone di tessuto risparmiato dalla luce laser .

Proprio queste cellule sane , insieme alle cellule spazzine dell’ organismo innescano il processo di riparazione del tessuto e di replicazione dei cheratinociti , nuove cellule che vanno a sostituire quelle colpite e danneggiate dal raggio laser. Tutto questo comporta la formazione di nuovo collagene che piano, piano va a riempire le depressioni crateriformi cicatriziali. Ci vogliono piu’ sedute combinando i peeling con le applicazioni di laser e la terapia domiciliare.

Le applicazioni hanno una cadenza mensile, bisogna dare il tempo all’ organismo di reagire all’ insulto provocato, i primi risultati percio’ si apprezzano dopo qualche tempo, mai prima di un mese o due .

Questi sono variabili a seconda della risposta del soggetto. Cè comunque sempre un miglioramento generale della cute, anche della texture, che si puo’ apprezzare sia visivamente che al tatto.

Bisogna tenere inoltre presente della legge della natur. si può nascere con la pelle bella con i pori chiusi o viceversa con la pelle grassa e i pori dilatati.

Acne: dopo il trattamento

Acne: dopo il trattamento

Dott.ssa clara rigo specialista in dermatologia e venereologia

Milano -Verona

www.chirurgiadermatologiaestetica.it

info@chirurgiadermatologiaestetica.it

 

 

 

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redazione Cipria Magazine
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