Svolgendo un’azione antidolorifica e antiinfiammatoria, l’Agopuntura è una valida terapia fisica per alleviare il dolore dell’artrosi, malattia dovuta all’usura e all’invecchiamento delle articolazioni.
Il ginocchio è una complessa struttura essenziale per il nostro movimento: ci consente
di svolgere una vasta gamma di attività quotidiane come camminare, salire o scendere
le scale, sollevarsi dopo essersi piegarti sulle ginocchia, alzarsi dalla sedia o dal letto,
correre, andare in bicicletta e nuotare. Queste articolazioni supportano tutto il nostro
peso, sia nel momento in cui camminiamo sia quando siamo fermi. Con il passare del
tempo i menischi, che agiscono come ammortizzatori, stabilizzatori e protettori
dell’articolazione del ginocchio, diventano più sottili e fragili, così come la
cartilagine che può deteriorarsi completamente. Questo causa dolore, difficoltà nei
movimenti e, in casi gravi, anche deformazioni. Con l’avanzare dell’età, si verifica
una diminuzione del tono muscolare e della densità ossea, rendendo ancor più
impegnativi e difficili anche semplici gesti quotidiani.
Per quanto riguarda i sintomi, gli anziani sono la fascia più a rischio (li denunciano
tre ultra-settantenni su quattro). Più si invecchia, più si tende a provare dolore che
ha intensità variabile a seconda del tipo di infiammazione, ma anche del grado di
degenerazione articolare conseguente e peggiora quando si portano dei pesi, rendendo
difficile, ad esempio, camminare trasportando la spesa. Nei casi più gravi la
sofferenza compare anche senza fare sforzi particolari, in condizioni di riposo.
Oppure l’individuo è costretto a zoppicare mentre cammina. Ritardare diagnosi e
trattamento – l’artrosi, in generale è al secondo posto come causa di invalidità – può
comportare un peggioramento della sintomatologia e condizionare la qualità della
vita del sofferente, arrivando, nei casi più aggressivi, a compromettere la funzionalità
delle strutture interessate: l’artrosi del ginocchio, ovvero l’usura, è spesso la causa.
“L’artrosi (conosciuta con il termine tecnico di gonartrosi) – precisa la Dottoressa
Antonella Memmo, Medico Chirurgo a Milano Specialista in Anestesia e
Rianimazione Agopuntore – peggiora la qualità della vita del pazienti che vive
questa patologia come un handicap. Il dolore solitamente migliora con il riposo, non
si associa a episodi di gonfiore articolare e si accompagna a una rigidità al risveglio
che in genere non supera i 30 minuti. La patologia – legata all’usura
dell’articolazione – ha un andamento cronico ed è più comune nelle donne e nei
soggetti con nota familiarità. A peggiorare il processo degenerativo è il continuo
utilizzo o sovraccarico della zona interessata. Le ginocchia scricchiolano anche per i
chili di troppo, in chi ha subito traumi o infortuni, oppure in presenza di anomalie
come il ginocchio varo o valgo, o in chi ha subito interventi chirurgici per la
rimozione dei menischi. Le superfici articolari sono lisce e quindi scivolano le une
sulle altre. Nel tempo, però, possono cominciare a fare attrito e a logorarsi. L’ artrosi è proprio la conseguenza di questo fenomeno e provoca l’usura progressiva del tessuto cartilagineo che riveste le articolazioni”.
Ad oggi non esistono terapie mediche efficaci a prevenire o rallentare la progressione
del processo artrosico e i farmaci che si utilizzano sono prevalentemente mirati al
controllo del dolore. Per questo è importante un trattamento precoce, con la terapia
giusta: quanto più tempestiva è la cura dell’artrosi del ginocchio, tanto più completi e
duraturi saranno i benefici ottenuti.
“Dobbiamo pensare – prosegue il clinico – che l ‘artrosi ha un’incidenza del 40%
oltre i 64 anni e il 30% di questa percentuale ha come sintomo il dolore. Aumentando
l’età, aumenterà quindi anche la cronicizzazione. Per questo è importante rallentare
e contrastare questa patologia ricorrendo ad una terapia complementare come
l’Agopuntura. Questa disciplina alternativa (presa in “prestito” dalla medicina
cinese e molto diffusa nel nostro Paese per contrastare il dolore), non presenta effetti
collaterali e costituisce un’opportunità perché, non prevedendo l’assunzione di
medicinali, consente di “risparmiare” sull’uso degli antinfiammatori e di ridurre il
loro carico di effetti secondari, specie quelli a livello gastrico. E questo è un
vantaggio non da poco, soprattutto se si considera che l’artrosi al ginocchio – come
appena sottolineato – colpisce persone anziane e che tendono ad assumere medicine
per lungo tempo, visto che devono fare i conti con una malattia cronica”.
Dottoressa Antonella Memmo, perché per ridurre il dolore dell’artrosi al ginocchio, è molto utile ricorrere all’Agopuntura?
Va premesso che gli aghi stimolano le cellule a produrre degli antinfiammatori e degli
analgesici naturali. Si tratta quindi di un’opzione terapeutica che consente non solo il
miglioramento del dolore (anche dei più sofferenti) e il controllo dell’infiammazione,
ma anche a ristabilire un equilibrio complessivo della zona in questione, agendo
sulla cartilagine, sull’osso e sulla circolazione. Naturalmente i danni da artrosi non
sono recuperabili, però i sintomi come il dolore possono essere ben controllati anche
per lunghi periodi. La tecnica aiuta a ridurre le contratture dei muscoli coinvolti nei
movimenti del ginocchio. Il risultato è l’ottenimento di una soddisfacente qualità
della vita e il normale svolgimento delle consuete attività quotidiane. Va ricordato
che l’artrosi può colpire il ginocchio, ma si può manifestare anche in altre
articolazioni che possono essere trattate con successo con l’Agopuntura.
A proposito di sedute, quante ne occorrono al paziente per ottenere dei risultati? Dopo quanto tempo si apprezzano gli effetti dell’Agopuntura?
Un agopuntore esperto è in grado di capire entro un paio di sedute come il paziente
risponde alla terapia: già con quattro sedute si possono ottenere buoni risultati. Gli
effetti dipendono da alcuni fattori tra cui età del paziente, lo stadio della patologia, il
grado di cronicizzazione della medesima, precedenti trattamenti instaurati e la
reattività individuale. Nella maggior parte dei disturbi ortopedici gli effetti positivi
compaiono in tre-cinque sedute e diventano significativi in cinque-dieci trattamenti..
Non di rado il disturbo entra in remissione completa (i sintomi regrediscono
completamente) soprattutto se l’Agopuntura è praticata precocemente. Le sedute si
svolgono solitamente con una cadenza di una volta alla settimana.
Per quanto tempo gli aghi devono agire? Quali sono gli effetti? Si avverte
dolore? Che cosa succede dopo una seduta di Agopuntura?
Gli aghi vengono lasciati inseriti nel punto per circa 25-30 minuti e poi vengono
rimossi. Alcuni effetti sono immediatamente percepibili: l’effetto rilassante
(sonnolenza, lieve torpore) e l’azione antidolorifica si possono manifestare, in breve
tempo, rispetto all’inserzione dell’ago. La metodica non è dolorosa: si usano aghi
sterili e monouso molto sottili che vengono infissi sottocute. Il trattamento
dell’artrosi del ginocchio con questa tecnica è vantaggiosa anche per l’elevato
risultato positivo. Va anche puntualizzato che l’Agopuntura aiuta a perdere peso se
associata ad una dieta specifica e migliora il ritmo sonno-veglia e il tono dell’umore.
Si tratta di una terapia personalizzata alle esigenze del paziente.
Da chi può essere praticata l’Agopuntura?
E’ importante ricordare che questa disciplina è un atto medico, pertanto può essere
praticata solo da medici in possesso di un diploma ottenuto da una scuola
accreditata. Ciò permette l’iscrizione alle liste speciali per le Medicine non
convenzionali dell’Ordine dei Medici di appartenenza.
Che cosa non bisogna fare prima di sottoporsi ad una seduta di Agopuntura?
Prima della seduta, il paziente non deve assumere alcol o sostanze eccitanti.
Dottoressa Memmo, per concludere, un approccio integrato con altre metodiche
può essere utile?
In caso di patologie degenerative come l’artrosi curate con l’Agopuntura, può essere
utile intervenire sulla postura del soggetto con trattamenti osteopatici uniti ad
esercizi posturali mirati. In questo modo si può ripristinare una biomeccanica più
fisiologica delle strutture e ridurre così il carico sulle articolazioni sofferenti. Inoltre
la collaborazione tra il medico agopuntore e il medico specialista in ortopedia ed in
fisiatria va comunque sempre auspicata e incoraggiata, in modo da integrare le
rispettive terapie in modo sinergico.
Info: Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano, Specialista in
Anestesia e Rianimazione, Agopuntore – memmo.anto@gmail.com
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