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Naso creatore di profumi: talento o studio?
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La professione di “naso”, creatore di profumi, è paragonabile a quella di un artista, compositore di musica o pittore. Usa le materie prime esattamente come un musicista usa le note e un pittore i colori, prima immaginando le combinazioni e poi realizzandole. Non a caso la terminologia usata per descrivere il processo di creazione di un profumo, è esattamente quella della musica; note, composizione, accordo…..Abbiamo fatto 10 domande a Maurizio Cerizza: naso creatore di profumi; talento o studio?

 Atelier-Fragraze-Milano-MAURIZIO-CERIZZA-Naso-–-Direttore-Creativo.

E’ uno dei più importanti  “nasi” italiani. che, in un mercato dominato dalla profumeria francese, ha conquistato una posizione di grande prestigio portando avanti la grande tradizione italiana della profumeria (sapete che fu Caterina de’ Medici a portare in Francia i profumi e il suo profumiere personale).

Si chiama Maurizio Cerizza e ha vissuto tra gli olii essenziali fin dall’infanzia. Il padre Aurelio aprì  una sede ad Imperia dove distillava  ed estraeva  prodotti naturali: gelsomino, rosa, iris, ylang ylang,sandalo, lavanda, lavandino e altre materie prime di grande pregio. Maurizio bambino  rimane affascinato dagli impianti di distillazione e dai caveau dove venivano custodite le più preziose assolute. La sua grande passione per i profumi si trasformerà più tardi in professione, grazie anche alla frequentazione della prestigiosa scuola di profumeria di Roure.

Maurizio Cerizza, unisce al grande talento e alla grande esperienza, una cortesia e una modestia rare. Non stupitevi della brevità delle risposte!

1. Quali sono le situazioni che maggiormente la ispirano?

“Ho creato nuovi concetti olfattivi pensando ad accordi inediti nei momenti e nei luoghi più disparati. Entra in gioco l’immaginazione, l’ osservazione della natura, i colori e le forme legate alla memoria, i profumi dei ricordi

2. Come si inizia a comporre un profumo?

Il disegno olfattivo nasce nella mente può essere “scritto” sulla carta prima ancora di mescolare qualsiasi olio essenziale. Immagino le combinazioni di note ancora prima di realizzarle. Cerco di creare continuamente un’associzione mentale tra olii essenziali e ciò che mi evoca il loro aroma, magari in maniera del tutto personale.. Così perme, ad esempio, Legno di Sandalo ha una sfumatura che ricorda il latte, l’Artemisia Davana il fico, il Sesamo la nocciola, l’olio essenziale assoluto di Ambretta la parte esterea della pera e l’assoluta di Rhum i legni bruciati. E’ più semplice comporre rievocando mentalmente le particolarità di ogni olio essenziale catalogato in questo modo e prevederne le potenzialità in coraggiosi abbinament”.

3. Quanti sono gli olii essenziali che lei ha normalmente a disposizione?

Gli oii essenziali sono migliaia. Le essenze, naturali o sintetiche, consentono di dare sfaccettature particolari alla profumeria di lusso. Ogni anno vengono scoperte molte molecole olfattive nuove nuove che consentono di provare altre strade, altre composizioni, altre emozioni.

4. Quali sono le sue essenze preferite?

Amo mltissino fra le fiorite il gelsomino, fra le legnose secche il cedro, il morbido muschiato, la nota verde ambrata. La mia preferita in assoluto è l’osmanto, con il suo sentore di albicocca,  che considero quasi un profumo completo.

5. In quanto tempo si arriva al profumo definitivo?

Non ci sono regole. Il tempo può variare da qualche settimana a un anno e più

6. C’è una fragranza dei suoi sogni che non ha ancora realizzato?

Un profumo che sappia di foglie e frutti di fico scaldati dal sole

7. Quale fragranza fra quelle più conosciute vorrebbe aver creato lei?

Trovo un assoluto capolavoro Shalimar fra i femminili e Grey Flannel e Fahrennheit fra i maschili

8. Cosa rappresenta per lei il profumo nella vita delle persone?

Il nostro profumo è quello che ci dà l’idea del benessere, di coccola, che evoca  le nostre emozioni più belle, che, esattamente comela scelta di un abito, rappresenti l’ espressione della nostra personalità.

9. Per creare un profumo di successo, cosa non deve mancare nel rapporto fra committente e naso?

Quando si crea un profumo è necessario che tra il committente e profumiere si instauri un rapporto basato su un linguaggio comune che consenta di intendersi e comprendersi al meglio

10. Qual’è la sua fragranza che considera la meglio riuscita?

L’ultima è sempre la più bella

 

La storia professionale di Maurizio Cerizza

Maurizio Cerizza è membro della SFP – Société Française des Parfumeurs e delle giurie internazionali per la valutazione delle rose profumate di Nantes e di Monza, importanti occasioni di incontro con altri “nasi” per scambiare opinioni, commenti e esperienze.

Firma nel 1986 il suo primo successo con la fragranza femminile della maison ROCCOBAROCCO. In 30 anni di carriera, è stato autore di oltre 100 profumi. Tra le creazioni più importanti che Maurizio Cerizza ha firmato si possono citare i profumi di RoccoBarocco, Profumi di Pantelleria, Pineider, Acqua di Biella, Acqua di Firenze, Acqua di Alba, Cale’ Fragranze d’Autore, Rose & Co Manchester, Panama 1924, Merchant of Venice, Allard arx, La Martina, Hugh Parson, Sorelle Fontana, Les Copains, Monotheme Venezia, Police, Zippo, Guru, Benetton, Gandini 1896, Romeo Gigli, Genny.

L’ultima creazione di Maurizio Cerizza: Eterea di Genny

E’ Direttore Creativo di Atelier Fragranze Milano

 

 

 

 

 

Maruska
Ha una certa età, ha lavorato per quarant’anni nel mondo del beauty, sia dalla parte dell’editoria che da “dietro le quinte”. Ha conosciuto tutti, o quasi, i produttori di cosmetici, i creatori di profumi, le fabbriche dei contenitori e degli imballaggi e tutti, o quasi, i profumieri italiani. Ama moltissimo il make-up, cura la pelle ma senza ossessione
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