Fino al 19 giugno 2025, la Galleria Art Studio San Lorenzo di Milano ospita la mostra dell’artista Antonio Schiavano, che presenta una potente riflessione sul concetto di bellezza e identità attraverso opere nate dalla tecnica sperimentale della “fotomorfia”. Due i progetti in esposizione, The Beauty and the Bane e Dysmorphia, che indagano la tensione tra immagine, autenticità e trasformazione.
La mostra di Antonio Schiavano – introdotta da Riccardo Marcialis, figura di spicco nel panorama fotografico, nonché scrittore, food designer e giornalista – propone due lavori profondamente intrecciati: The Beauty and the Bane e Dysmorphia. Entrambi esplorano le tensioni contemporanee tra bellezza, identità e metamorfosi.
Il cambiamento è intrinseco alla vita, così come lo è la trasformazione, e la bellezza segue questo flusso senza fossilizzarsi in rappresentazioni artificiali o idealizzate. Schiavano risponde a questa dinamica con una visione della bellezza in perenne evoluzione. Forte di una lunga esperienza nella fotografia commerciale, in particolare nel settore della cosmetica, l’artista ha realizzato campagne visive di grande impatto estetico. Tuttavia, con il tempo ha sviluppato una personale tecnica che lui stesso definisce “Fotomorfia”, in cui le immagini originali vengono alterate e rese irripetibili attraverso l’uso di oli, vernici, materiali abrasivi e interventi manuali. Ogni graffio o modificazione diventa sia un atto di ribellione sia un simbolico svelamento, in una pratica che non distrugge, ma rivela nuovi livelli di significato.
Il risultato finale è comunque una forma di bellezza – non convenzionale, ma autentica e irripetibile – che riflette un linguaggio comune a molti artisti contemporanei.
Lo sguardo sulla vera bellezza con gli occhi di Antonio Schiavano
Nel progetto The Beauty and the Bane, l’artista smonta l’idea convenzionale di bellezza per mettere in luce la standardizzazione visiva e la perdita di individualità. In Dysmorphia, invece, l’attenzione si concentra sulla percezione distorta del corpo e sulla vulnerabilità dell’identità personale. Le figure rappresentate appaiono sfocate, frammentate, come specchi d’acqua in movimento: immagini che trasmettono il contrasto tra ciò che siamo e ciò che pensiamo di dover essere.
Antonio Schiavano è un fotografo e artista visivo il cui lavoro si muove tra la fotografia commerciale e la sperimentazione materica. Con una forte specializzazione nel settore beauty, ha affinato una sensibilità sia estetica che tecnica molto sofisticata. Col tempo, ha orientato il proprio percorso verso una visione più riflessiva e critica dell’immagine, arrivando a creare opere che si collocano tra fotografia e pittura, tra documentazione e decostruzione, per offrire una profonda riflessione sul concetto di bellezza nel mondo di oggi.
Riflessioni Fotomorfiche è ospitata presso lo spazio Galleria Art Studio San Lorenzo di Milano fino al 19 giugno 2025, in Via Urbano III, 4 (zona Colonne di San Lorenzo, centro storico).
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