La Dottoressa Giulia Astolfi risponde a una domanda posta da una lettrice di Cipria Magazine preoccupata i suoi capelli, pochi e diradati. Quali sono le novità che riguardano la caduta dei capelli? Come combattere il problema così sentito sia dagli uomini che dalle donne.
La Dottoressa Giulia Astolfi è medico chirurgo – esperta in medicina estetica – laserterapia – medicina antiaging
Ho 39 anni. I pochi capelli – anche diradati – sono il mio problema. C’è un trattamento, in alternativa a quelli già noti, che possa aiutarmi in questa situazione che mi crea molta ansia?
Valeria – Brindisi
La perdita di capelli è una condizione diffusa sia tra gli uomini che tra le donne, un problema che può derivare da fattori genetici, stress, cambiamenti ormonali o malattie autoimmuni al quale la medicina offre al giorno d’oggi diverse soluzioni che possono essere efficaci a seconda delle condizioni specifiche del paziente.
Tra le opzioni disponibili, oltre a quelle farmacologiche, le più diffuse sono le terapie a base di PRP e PRGF, ovvero quelle a base di plasma ricco di piastrine e fattori di crescita, veicolati per via topica o iniettiva nel cuoio capelluto. La procedura prevede il prelievo del sangue del paziente, che viene centrifugato con apposita tecnologia per separare le piastrine ed i fattori di crescita, che saranno poi utilizzati per stimolare la crescita dei capelli in maniera naturale. Il protocollo prevede la ripetizione di 3 sedute a distanza di circa un mese.
Un’altra soluzione è rappresentata dalla carbossiterapia: diversi studi evidenziano infatti l’efficacia dell’ossigenazione dei tessuti attraverso l’anidride carbonica medicale anche in campo tricologico, soprattutto per gli effetti di stimolo alla produzione di fattori di crescita. Per migliorare gli effetti della carbossiterapia sul cuoio capelluto è possibile combinare questo trattamento con iniezioni mesoterapiche di polinucleotidi, sostanze molto performanti in ambito tricologico. Il protocollo prevede un ciclo di 8 sedute di carbossiterapia e 4 di mesoterapia con polinucleotidi, da ripetere con cadenza settimanale.
Per i pazienti che non sopportano i trattamenti iniettivi è possibile ricorrere a strumenti tecnologici non invasivi, come ad esempio il sistema Tricopat®, che consente di veicolare fattori di crescita sintetici attraverso la cute contrastando il diradamento e la caduta dei capelli. Lo strumento agisce combinando in modo sinergico la tecnologia delle onde pressorie, della ionoforesi e della micro-dermoabrasione controllata. Questa procedura è indolore ed il protocollo prevede 4 sedute da ripetere a distanza di tre settimane l’uno dall’altro.
Infine, è di recente scoperta l’efficacia del trattamento topico con esosomi anche nei casi di perdita e diradamento dei capelli.
Tutti i protocolli sopra indicati possono essere abbinati a delle sedute di foto-biostimolazione con luce LED, ad azione biostimolante e anti-infiammatoria, che aumentano l’efficacia del trattamento.
Prima di decidere la terapia da seguire, è bene consultare un medico esperto che possa valutare la situazione specifica, tenendo conto dei fattori genetici, delle condizioni anagrafiche e di salute del paziente.
CDM- Centro di Dermatologia Integrata e Medicina Estetica – Foro Buonaparte, 63 – 20121 MILANO – Telefono – 02-86451189 – Fax 02-8054709
Post a new comment