Un thriller avvincente in cui, i detective Jake (Martin Lawrence) e Mary (Melissa Roxburgh),
cercano l’aiuto di un serial killer incarcerato chiamato “L’Artista” (John Malkovich) per trovare
un assassino imitatore.
Mentre Mary cerca indizi nella brillante ma contorta psiche dell’Artista, lei e Jake vengono
attirati in un diabolico gioco del gatto e del topo, correndo contro il tempo per stare un passo
avanti all’Artista e al suo emulatore…
JOHN MALKOVICH, MARTIN LAWRENCE, MELISSA ROXBURGH, ROBERT KNEPPER, JACOB GRODNIK, AIDEN TURNER
NELLE SALE DALL’8 GIUGNO – MEDUSA FILM per NOTORIOUS PICTURES
NOTE DI REGIA
Mindcage – Mente criminale è un thriller soprannaturale/horror che esplora il sovrumano
utilizzando l’iconografia religiosa. Un’investigatrice di polizia che ha perso la fede si rifiuta di
considerare l’esistenza di qualcosa al di fuori del mondo fisico mentre è sulle tracce di un
misterioso serial killer. Ma mentre la sua caccia procede, le circostanze le impongono di
riesaminare la sua ideologia.
La storia doveva svolgersi originariamente in un contesto metropolitano, ma è stata spostata in
uno scenario rurale a causa di problemi logistici e tecnici. Con questo cambiamento, ho dovuto
rivedere e creare un’ambientazione gotica con dei risultati visivamente magnifici.
Come thriller soprannaturale/horror, Mindcage utilizza elementi mitologici suggestivi che
richiamano film come Il sesto senso, Seven e Constantine.
Pur essendo ambientato ai giorni nostri, ho voluto inserire degli oggetti di scena d’epoca che,
a mio avviso, aiutano a costruire la suspence.
Per le scene più horror, ho cercato di evitare la tipica costruzione del genere che, a tratti, suscita
nausea. Ho preferito giocare in un mix di horror e bellezza per l’edificazione di un’esperienza
mistica, capace di suscitare inquietudine.
Ho sempre desiderato lavorare ad una storia poliziesca. Con lo sceneggiatore Reggie
Keyohara III siamo stati subito attratti dall’idea di esplorare la sfera mistica con personaggi
estremamente razionali.
Come regista, poi, per me era importante riuscire a combinare un’estetica noir con quella tipica
dell’arte classica. D’altronde, ero un pittore che lavorava al Museo Italiano, riproducevo opere
classiche di Tiziano, Caravaggio e Raffaello. È da quel mondo che provengo.
Ho deciso di usare principalmente il rosso e l’oro come tonalità cromatiche. Mi sono ispirato ai
dipinti religiosi dell’arte italiana del XV e XVI secolo e, alcune di queste immagini, rientrano in
molte inquadrature del film. Ho lavorato in modo molto accurato e dettagliato sugli storyboard
e con il direttore della fotografia ho usato luci e composizioni molto simili.
IL REGISTA MAURO BORRELLI
Mauro Borrelli è un regista, sceneggiatore, designer e visual artist americano di origine italiane.
Ha studiato pittura classica presso la prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Venezia. Come visual artist si è specializzato sul Rinascimento e sulle tecniche di avanguardia.
All’inizio della sua carriera, ha lavorato con alcuni dei più importanti registi del mondo fra cui: Francis
Ford Coppola, Bernardo Bertolucci, Tim Burton, Quentin Tarantino, M. Night Shyamalan, Ang Lee, Roland Emmerich e Terry Gilliam. Ha collaborato inoltre alle grandi saghe di successo come: Star Wars, Avengers, Batman e Pirati dei Caraibi.
Le sue opere sono state esposte nelle mostre di Tim Burton al Museum of Modern Art (MoMA) di New York e al LACMA di Los Angeles. Ha scritto e diretto diversi lungometraggi e cortometraggi, oltre a vari progetti commerciali. Il suo film d’esordio, scritto e diretto da lui stesso, Donna Del Moro, è stato premiato come Miglior Cortometraggio alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il suo acclamato seguito, White Shoe, ispirato alla vita di Salvatore Ferragamo, invece, ha vinto il Museum
Short Award come Miglior cortometraggio, ed è stato ospitato nei principali musei europei e
candidato all’Academy.
Come visual art director, ha diretto il primo lungometraggio di animazione iperrealista in CGI
del mondo, Final Fantasy (Hironobu Sakaguchi e Moto Sakakibara, 2001). Dopo il grande successo ottenuto con i cortometraggi, nel 2018 ha scritto e diretto il film di fantascienza sui rapimenti alieni The Recall – L’Invasione, con Wesley Snipes e RJ Mitte (Breaking Bad). Il film è stato girato nel formato su larga scala chiamato Barco Escape e in VR
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