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SCEGLI TORINO PER UN SOGGIORNO DA RE
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A Torino una vacanza perfetta nel centro della città. E’ la meta ideale per visitare e curiosare le bellezze del territorio piemontese e non solo

Il Grand Hotel Sitea e Royal Palace Luxury Suite:

Nel cuore della Torino risorgimentale, proprio alle spalle della centralissima Via Roma e di Piazza San Carlo, a pochi minuti da Piazza Castello, c’è il Grand Hotel Sitea, un albergo a cinque stelle  che esprime il suo fascino nella discrezione e nella riservatezza, proprio come il carattere dei piemontesi. I fratelli Federico e Niccolò Buratti (la quarta generazione della famiglia) proseguono con successo l’attività di albergatori. L’Hotel, che fa parte dell’associazione dei “Locali storici d’Italia”, vanta una storia quasi centenaria ed è un importante tassello della memoria collettiva cittadina. Sono molti gli ospiti illustri passati di qui, tanto che la “grande storia” si respira nell’atmosfera di ogni ambiente. Non perdete una cena-gourmet al “Carignano”, il Ristorante della Casa guidato dallo chef stellato Michelin, Fabrizio Tesse che delizia con un raffinato menu e accoglie non solo gli ospiti dell’Hotel, ma anche i Torinesi. Il Carignano POP bistrot, adiacente all’albergo, propone una ristorazione che unisce raffinatezza e informalità. E poi? Non può mancare un “tea time” nella sala affacciata sul giardino dell’Hotel. Le 120 camere singole e doppie di cui 3 Junior Suite e una Classic Suite, vi aspettano dopo una giornata di lavoro o di visite alla città. Ma non è tutto. L’Hotel dispone anche di un Centro Congressi dove organizzare eventi di classe…

Info: https://grandhotelsitea.it/ –  Via Carlo Alberto, 35 – 10123 Torino – Tel. 011/ 5170171 

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Charme&Allure tra coccole e comfort 

L’interpretazione più sofisticata dell’ “art de vivre” torinese – e sempre di proprietà della famiglia Buratti – trova il suo apice nella meraviglia del nuovo Royal Palace Luxury Suites, situato proprio di fronte alla Casa madre.  Al primo piano del nobile palazzo e in una cornice da sogno, che trasforma il soggiorno in un’esperienza indimenticabile, sei suites extra luxury (dalle metrature importanti) destinate a chi ama la privacy e un servizio personalizzato (un maggiordomo è a disposizione per soddisfare qualsiasi esigenza). Un progetto originale per Torino, ma che è stato capito e accolto con entusiasmo dai turisti italiani e stranieri. La splendida struttura si trova a Palazzo Luserna Rorengo già di Piossasco di Rivalta. L’immobile, vincolato dalla Soprintendenza delle Belle Arti, ha soffitti affrescati e arredi d’epoca e richiama gli sfarzi e la cultura di cento anni di storia. 

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Ma a rendere ancor più speciale il soggiorno, all’interno dell’edificio – in esclusiva ai propri ospiti – uno spazio dedicato al wellness, una piccola SPA, una chicca nella “chicca”, equipaggiata con sauna, doccia emozionale, cromoterapia, e bagno turco. Che cosa si può desiderare di più? Un piccolo mondo racchiuso in questo gioiello che è il Royal Palace Luxury Suites che conduce l’ospite a un piacevole stato di relax. In più, la vicinanza al Grand Hotel Sitea offre agli ospiti delle suites, l’utilizzo della palestra che si trova all’interno dell’albergo. Sottolinea l’Amministratore Delegato Federico Buratti: “La filosofia è far sì che il palazzo storico in cui sorgono le Royal Suite De Luxe sia un prolungamento della propria casa. Per questa ragione garantiamo la massima riservatezza e una personalizzazione del servizio a chi desidera un soggiorno da sogno a Torino da solo o con la famiglia al seguito”.  All’interno delle suites è possibile usufruire del Room Service del bistrot Carlo & Camillo e su prenotazione  organizzare anche una cena con show-cooking dello chef Fabrizio Tesse, stella Michelin (come già  riferito). Le suite condividono la sala principale della struttura con pavimento originale d’epoca. Osserva Buratti: “I nostri clienti hanno l’opportunità di respirare l’arte attraverso un’esperienza autentica, densa di significato storico e culturale.” 

ROYAL SUITES TORINO

Insomma davvero una bella notizia questo Royal Palace Luxury Suites per la città di Torino e per il comparto alberghiero che ha sofferto molto per via della pandemia e del blocco del turismo… Ora, la voglia di normalità spinge i turisti a tornare sotto la Mole Antonelliana…

La curiosa Torino…

Città giovane ma storica, ricca di fascino ma con la capacità di coniugare il mistero con la modernità: Torino è senza dubbio una città da scoprire a piccoli passi guardandosi intorno ed ammirando ogni dettaglio, come le misteriose energie che la attraversano.  Quanto ci sia di vero non è dato saperlo, ma di certo gli eventi curiosi sono una delle sue peculiarità, infatti…

E la Torino magica… 

Secondo la leggenda la città si trova al centro dei due triangoli della magia mondiale: sia quello della magia bianca, che comprende anche Lione e Praga, che quello della magia nera, che comprende anche San Francisco e Londra. Il percorso ha inizio dalla parte più misteriosa e inquietante della città: Piazza Statuto. Qui si trova il Monumento ai Caduti del Frejus che presenta numerosi riferimenti al mondo della massoneria. Il percorso continua poi con il Rondò della Forca e Piazza Solferino, oltre ai numerosi simboli collegati al mondo dell’esoterismo e della massoneria disseminati attorno alla piazza. Esiste un altro dettaglio, sempre legato ai rituali magici, da prendere in considerazione: tutti questi luoghi si trovano nella zona ovest della città, orientati verso il punto cardinale associato al tramontare del sole e, di conseguenza, alla presenza del Maligno. 

Dalle gallerie di Pietro Micca ai percorsi invisibili di casa Savoia

A passeggio sotto terra, il modo migliore, se non l’unico, per visitare la Torino sotterranea. Visitare una città millenaria partendo dalle fondamenta dei suoi più famosi palazzi e monumenti. Un tour guidato e illustrato da guide esperte che, torcia in mano, porteranno alla scoperta di luoghi misteriosi e pieni di storia come le catacombe che si trovano sotto alcune delle chiese più antiche di Torino, le cantine sotterranee, le gallerie del Settecento, le regie ghiacciaie di Porta Palazzo utilizzate in passato durante i periodi di guerra e carestia, gli infernotti dei palazzi barocchi e tanto altro ancora…

I custodi del lenzuolo

Finalmente il sacro telo riposa in pace: niente più arrotola e srotola, soggiorni in scomodi scrigni di legno e rischio di incendi (ne ha scampati due). Il telo di lino che secondo la tradizione avrebbe accolto il corpo di Cristo dopo la crocifissione, conservandone l’impronta si trova nella Cattedrale di Torino dal 1694. Ne è uscito solo dal 1939 al 1946, durante la Seconda guerra Mondiale, per essere custodito in segreto all’abbazia di Montevergine in Campania.

Ricordo di Nietzsche

In via Carlo Alberto, 6, in un appartamento ammobiliato da 30 lire al mese, a cavallo tra i 1888 e il 1889, abitò Friedrich Wilhelm Nietzsche, che qui scrisse il suo “Ecce Homo”. Nietzsche adorava Torino, la sua severità, l’eleganza dei portici e dei suoi caffè, la sua aria e il suo cibo. 

E per finire? 

Città grigia e austera? Un luogo comune. Perché da qualche anno Torino si è svegliata e tra nuovi locali, concerti e quartieri emergenti, offre una vita notturna che rivaleggia con quelle delle capitali europee… come la zona del Quadrilatero romano, isola pedonale e quartiere strategico della “Torino by night”!

La sosta golosa

All’angolo con Corso Re Umberto e aperto dal 1875, il Caffè Platti è un’istituzione per la città. Un bar storico che ha visto avvicendarsi intellettuali, politici, poeti e industriali. Sfarzosi lampadari, soffitto decorato, bancone in legno intarsiato, atmosfera barocca, è il locale-simbolo della Torino Sabauda, un vero e proprio gioiello del liberty, amatissimo dalla borghesia: ancora oggi, accomodandosi per bere o mangiare qualcosa nella sontuosa sala degli Specchi, vi potreste sentire improvvisamente contagiati dalla sua atmosfera aristocratica… Una pausa imperdibile per gli amanti del cioccolato e per quelli che vogliono provare i tantissimi dolci, biscotti e cioccolatini della tradizione torinese e piemontese. Molto celebri le sue colazioni, con croissant così belli che sembrano dei bijoux. Ma se preferite, potete venirci anche a pranzo, per gustare uno dei piatti del buffet (tutti i giorni dalle 12.30 alle 15, al primo piano). Se poi volete portare a casa qualcosa, nell’attigua pasticceria troverete torte, dolcetti, cioccolato e un’infinita scelta di bon bon… Meglio di così…

Caffè Platti – Corso Vittorio Emanuele II, 72, 10121 Torino – http://www.platti.it

Dove Mangiare:

Ristorante Vittoria – Via Carlo Alberto 34 – 10123 Torino – Telefono 011/541923

Questo storico ristorante (dal 1918), è in linea con il proverbiale conservatorismo cittadino: ha arredi classici e quasi sembra di fare un passo indietro nel tempo… In compenso dalla sua cucina escono creazioni che non hanno nulla di usuale, sia quando reinventano con creatività la tradizione piemontese, sia quando hanno come protagonista il pesce. Lasciatevi conquistare da proposte perfettamente equilibrate e da sapienti abbinamenti con i vini. E seduti al tavolo, piace anche osservare il proprietario, il Signor Bruno e i suoi cuochi mentre preparano le delizie da portare in tavola… Pur nel solco di una solida tradizione piemontese le sue ricette di carne hanno una marcia in più, ma sarebbe un errore snobbare le altre sue stuzzicanti proposte, insomma è impossibile non farsi venire l’acquolina in bocca. Il consiglio? Non guardare il menu, ma lasciarsi guidare dallo chef e dalla sua cultura gastronomica. Conviene comunque sempre prenotare questo ristorante dall’atmosfera molto piemontese e meta dei torinesi doc, se si sa di passare dalla pedonale via Carlo Alberto…

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Riapre all’aperto Carlo&Camillo, storico bistrot torinese con qualche special del Carignano: nasce il Carignano pop

Carlo&Camillo, lo storico bistrot e contraltare dell’anima stellata del ristorante Carignano, oggi nel dehors esterno dell’Hotel Sitea a Torino, riapre con una nuova formula, Il Carignano pop. Questo “Locale Storico d’Italia” dal gusto classico, a tratti raffinato, di Carlo Alberto di Savoia, si unisce alla passione per la buona cucina verace del Conte Camillo Benso. 

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

In carta piatti della tradizione come la carne cruda di fassona, il vitello tonnato, l’agnolotto gobbo piemontese al sugo d’arrosto e il carpione di Grissinopoli di vitella piemontese, si arricchisce dello sfarzo e alta cucina dei principi di Carignano, con una proposta giornaliera del ristorante stellato Il Carignano e un menu degustazione di 2 piatti e un dolce a 49 euro. 

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

Menu Carlo e Camillo

A guidare la nuova offerta gastronomica lo chef Fabrizio Tesse: “Riapriremo il ristorante stellato dal 4 maggio con soli tre tavoli nel dehors, ma per Il Carignano Pop ci siamo ispirati alle abilità di mediazione politico di Camillo Benso: abbiamo quindi inserito delle proposte più gastronomiche nel menu classico del bistrot e per dare a tutti la possibilità di provare la cucina dello stellato in chiave pop, anche in questo periodo, all’aperto”. 

Chef Fabrizio Tesse

Chef Fabrizio Tesse

“Da vero artigiano della cucina vorrei trasmettere sapori riconosciuti, che tutti noi abbiamo nella nostra memoria, partendo dalla selezione delle materie prime, proposte però in una nuova veste e diversi abbinamenti. Innovazione e tradizione, perché si innova, si recupera e si evolve una tradizione antica adattandola alle sfide, alle conquiste e alle esigenze dei nostri tempi” racconta lo chef Tesse.

“Dopo il restyling di Carlo e Camillo Bistrot anche la proposta enologica diventa pop aggiungendo alla ricercata carta dei vini una selezione di etichette naturali dedicate ad un pubblico più attento e più esigente” racconta il sommelier Nicola Matinata.

Ma Carlo&Camillo, ovvero Il Carignano pop, per questa felice commistione di ambienti, si rinnova anche nella veste: boiserie nere e inserti dorati, a ricordare l’eleganza sabauda e alle pareti i ritratti di tante star internazionali che qui hanno transitato. Fu proprio qui che, nel 1935 ha debuttato per la prima volta a Torino il grande jazzista Louis Amstrong, ultimo concerto che tenne in Italia, prima dell’entrata in vigore delle leggi razziali. 

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Fabrizio Tesse

Classe 1978, milanese di nascita ma ligure di origini, ha mosso i primi passi al Ristorante Cafè Groppi, e agli stellati dell’epoca La Conchiglia e ai Balzi Rossi. Si è formato alla scuola di Villa Crespi, come sous chef di Antonino Cannavacciuolo per oltre 8 anni. Poi è la volta della Spagna da Martin Barasatueghi. Nel 2015 riceve la sua prima stella Michelin a Locanda d’Orta. Il 2017 è un anno focale: apre un temporary restaurant presso il Ristorante CuCina ad Hong Kong e presso il Festival West Bund a Shanghai, diventa quindi lo chef de Il Carignano, presso il Grand Hotel Sitea di Torino, conquistando la stella Michelin l’anno successivo.
Il Carignano

All’interno dello storico Grand Hotel Sitea di via Carlo Alberto, con i suoi oltre 90 anni di storia e quarta generazione di imprenditori che rappresenta il meglio dell’hotellerie subalpina, la famiglia Buratti. In queste sale sono passati grandi artisti, premi Nobel e tante celebrità nei più diversi ambiti, da Uto Ughi a Rita Levi Montalcini, da Marcello Mastroianni a Platini, passando per Banana Yoshimoto, Lou Reed, Louis Armstrong e Ray Charles. 

Interni Sitea

Elegante e lussuoso riferimento dell’hôtellerie cittadina, con l’attenta direzione di  Fabrizio Musso, direttore della struttura, il Grand Hotel Sitea rappresenta il meglio dell’art de vivre torinese con un menu gourmet ma che rimane sempre riconoscibile al gusto e all’occhio. Fabrizio Tesse li chiama “codici del gusto”, l’alfabeto gastronomico insito e istintivo di ogni piatto, proveniente da una sapienza antica ma immediatamente apprezzato dai più. Un viaggio nel piacere, una proposta enogastronomica, ispirata alla rinomata cucina piemontese, che abbraccia anche le cosiddette “vie del sale” che sembrano rappresentare la vita e il percorso gastronomico dello chef: quelle antiche strade che dalla Liguria verso la Francia, dalla Spagna verso l’Italia scambiavano materie prime arricchendo le nostre tradizioni.

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Il Carignano Banqueting

Eventi privati, matrimoni, formazione: l’eleganza della cucina dello chef Fabrizio Tesse si può apprezzare anche fuori casa con l’apporto di Marco Conte, affermato project manager e la wedding planner Carolina Baudano. Una location in esclusiva dal sapore d’altri tempi è gestita direttamente da Il Carignano: il Castello rinascimentale Della Rovere di Vinovo.

 

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Stefania Bortolotti
Milanese, giornalista, con una lunga presenza sulle pagine di Selezione dal Reader's Digest, dove ha scritto di salute come argomento principale. Tema questo che l'ha sempre interessata e appassionata e che segue tuttora per diverse testate. Tra le sue passioni? I viaggi e, quando non scrive e non insegue personaggi da intervistare, si regala piacevoli soste a Santa Margherita, il mare che ha nel cuore.
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