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Rinnovo bollino caldaia 2019 su Roma e provincia, come procedere e a chi rivolgersi
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È arrivata la stagione del freddo, i termometri parlano chiaro, e con essa non solo le tanto amate festività natalizie ma anche il momento di riaccendere gli impianti di riscaldamento delle nostre case. Attenzione però, c’è sempre l’incognita dei controlli a campione gestiti dal comune capitolino volti non solo a verificare il corretto funzionamento dei nostri impianti termici e delle nostre caldaie, ma anche il puntuale rinnovo del bollino caldaia. Andiamo a scoprire in sintesi di cosa si tratta.

Bollino caldaia: cos’è e a chi rivolgersi per il rilascio

Il bollino della caldaia rappresenta una sorta di certificato della salute del nostro impianto termico e hanno autorizzazione al rilascio con ditte e professionisti specializzati nella verifica dell’efficienza dell’elettrodomestico. Ovviamente il controllo deve essere fatto al duplice scopo di garantire la sicurezza dell’impianto, e quindi di tutto lo stabile in cui esso si trova, e anche per una ragione ambientale, ovvero assicurarsi che i consumi energetici siano minimi così quanto l’impatto ambientale che essi hanno. È noto, infatti, che una delle cause maggiori dell’inquinamento dei grandi centri urbani siano proprio gli impianti di riscaldamento che lavorano a pieno regime nei mesi più freddi.

Due tipologie di bollino: blu e verde

I bollini di entrambe le colorazioni hanno pressoché la stessa valenza e lo stesso grado di certificazione. Ciò che li differenzia è che i bollini verdi accertano l’adeguatezza degli impianti installati in nei comuni della provincia romana che non superano i 40 mila abitanti. I bollini blu invece svolgono la stessa funzione di garanzia ma per gli impianti compresi nel territorio della Città  Metropolitana di Roma e dei comuni della (ormai ex) provincia che contano una popolazione più numerosa delle unità di cui sopra.

 

Perché procedere al rinnovo del bollino?

Possiamo restringere il campo delle motivazioni e tre, validissime, ragioni:

  • Ragione legale: i controlli effettuati dal comune e dalla provincia verificano lo stato di adeguamento dei nostri impianti, nel caso dovessero essere fuori norma i tecnici incaricati emetteranno un verbale che può recare una sanzione pecuniaria fino ai 3 mila euro.
  • Ragione ambientale: il corretto funzionamento dell’impianto termico, appurato da verifica, ci assicurerà che questo non sta provocando danni all’ambiente oltre una certa soglia di sicurezza.
  • Ragione economica: oltre a risparmiare i soldi della penale un impianto ben funzionante ci consentirà altresì di risparmiare sulla bolletta del gas e allungare il ciclo di vita dell’elettrodomestico, posticipando così il doveroso investimento della sostituzione.
  • Ragione sicurezza: un impianto a norma è garanzia di sicurezza, il controllo periodo sul funzionamento farà evitare inutili rischi.

Procedura per il rinnovo del bollino

Come abbiamo accennato in principio la verifica delle condizioni del nostro impianto di riscaldamento è esclusiva di ditte e tecnici specializzati in questo genere di controlli. Il test è lo stesso sia per il bollino blu che verde, sarà effettuata un’analisi dei fumi e una prova di combustione per verificare il rendimento dell’elettrodomestico e la composizione chimica dei fumi prodotti. A questo punto i tecnici saranno in grado di definire eventuali interventi che il proprietario dovrà effettuare per la messa a norma oppure, in caso sia tutto a posto, procederanno con la consegna del bollino.

Trasmettere la manutenzione di avvenuto controllo

Effettuato il controllo bisogna che se ne dia comunicazione al comune di appartenenza. Si tratta di una vera e propria autodichiarazione che avviene tramite l’invio (con PEC, posta elettorica, posta cartacea o fax) della seguente documentazione:

  • Allegato 2 tipo 1 del DM 10 febbraio 2014, un documento che sarà rilasciato dai tecnici dopo l’avvenuto controllo.
  • Copia del modulo “G”, la relazione dei tecnici.
  • Ricevuta fiscale del pagamento di 9 euro che si deve alla Città Metropolitana di Roma per l’inoltro della domanda di rinnovo del bollino.

Per maggiore chiarezza sulla documentazione da inoltrare si può consultare questa pagina sull’iter di rilascio del bollino caldaia a Roma.

Quanto dura la validità del bollino caldaia?

Innanzitutto bisogna specificare che ogni impianto ha bisogno di una diversa frequenza di controllo, in questo senso la tipologia e l’obsolescenza del prodotto dettano i tempi. La prima verifica dell’elettrodomestico sarà effettuata e rilasciata subito dopo la relativa installazione, i tempi dei rinnovi invece sono questi:

  • 4 anni per caldaie con potenza inferiore ai 35 kW e installate da meno di 8 anni.
  • 2 anni per caldaie con potenza superiore ai 35 kW e installante da più di 8, utilizzante combustibili solidi o liquidi e presente in ambienti interni.

Chiaramente questo genere di controlli sono fatti sia per poter essere tranquilli dell’efficienza energetica dei nostri impianti sia per informare il comune di appartenenza che potrà così censire la situazione cittadina e provinciale. Va da sé che questi test vanno a diminuire considerevolmente il rischio di malfunzionamento di questi impianti, ciò nonostante non possono impedire che capiti un guasto qualsiasi all’elettrodomestico. In tal caso il miglior consiglio è sempre quello di rivolgersi a ditte specializzate in questo genere di assistenza, con professionalità specifiche sulla stessa marca degli impianti installati in casa nostra, dotati di ogni pezzo di ricambio necessario (o del modo più semplice ed economico per reperirlo) e in grado quindi di essere efficaci su svariati tipi di intervento.

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redazione Cipria Magazine
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