ieci anni fa nasceva un progetto legato all’Isola, fatto di brezza marina, aromi di macchia mediterranea, sabbie bianche e pietre secolari. Dieci anni fa nasceva Acqua di Sardegna. Un’intuizione di Mauro Aprea, ex comandante marittimo, che decide di raccontare l’isola partendo dai suoi colori e dalle sue bellezze naturali e lo fa in un modo innovativo, unico, utilizzando i profumi e creando la prima Officina Profumiera Sarda.
“Acqua di Sardegna nasce – racconta il fondatore Mauro Aprea – con l’idea di poter portare sempre con sé le sensazioni che questi posti incantati trasmettono. Il profumo è qualcosa di intimo, legato a quello che dei cinque sensi riporta la mente più indietro nel tempo – spiega Aprea – L’olfatto evoca ricordi e per chi lascia l’isola, il profumo è l’unico modo per portarla sempre con sé”, conclude. L’Officina Profumiera Sarda parte dal locale, una distribuzione nell’isola in attesa della partecipazione alle fiere.
Punta sul packaging con motivi marini e crea la linea uomo, donna e unisex. Dalle acque sarde emergerà successivamente Smeralda, la ninfa con note di agrumi e foglie di violetta dalla boccetta verde limpido come le calette delle nostre coste e Nois che rievoca gli amori estivi per la linea unisex.
Il passo verso il popolarità del marchio avviene nel 2014 quando arriva Scalo Porto Cervo che amplia il target e la fascia d’utenza. La linea diventa il dono di nozze che Elisabetta Canalis omaggia ai suoi invitati.
Gli ultimi quattro anni sono per l’Officina Profumiera Sarda e i collaboratori di Mauro Aprea una corsa verso il successo e le fiere d’Europa, Medioriente e Russia. I punti vendita sono triplicati e i nasi profumieri premiano il marchio su tutta la linea. La piramide olfattiva racconta l’anima sarda e la impreziosisce con la sua storia.
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