RINGIOVANIRE COLLO E DECOLLETTE. QUALI SONO I TRATTAMENTI PIU’ INDICATI IN MEDICINA ESTETICA?
Per mantenere nel tempo un aspetto giovanile tendiamo a dedicare cure e attenzioni al viso, trascurando aree altrettanto visibili come il collo e il décolleté, importanti da valorizzare per un “approccio anti-age globale”.
La pelle nella zona del collo e del décolleté invecchia come sul viso. Anzi, spesso è proprio guardando questa parte del corpo che si vede la vera età di una donna. Capita di rendersene conto guardando le foto, in particolare quelle in primo piano che prendono un po’ di mezzobusto. Il viso è perfetto, con l’incarnato luminoso e la texture liscia (anche perché il fondotinta aiuta moltissimo!). Su collo e décolleté notiamo però molti difetti. A partire dalle pieghe. Non sono delle vere e proprie rughe come siamo abituati a vedere sul volto, ma dei solchi più ampi e più marcati (le cosiddette “collane di Venere”), quindi, a pensarci bene, sono anche peggio. Sul viso le rughe più numerose sono quelle di espressione, spesso non troppo accentuate come le “zampe di gallina”.
“La cura di collo e décolleté – ammonisce il Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL (Centro Specializzato in Medicina Estetica di Milano e punto di riferimento all’avanguardia che consente ai pazienti di raggiungere il miglior risultato) – è spesso messa in secondo piano rispetto a quella del viso. Ma quando parte il processo di invecchiamento cutaneo, recuperare elasticità e compattezza del tessuto non sarà per niente facile. È vero che il viso è la parte più esposta, mentre collo e décolleté è possibile coprirli con dolcevita, sciarpe e foulard. Tranne però nella stagione estiva, nella quale indossare anche solo un foulard diventa scomodo viste le temperature più alte. Quindi, perché sentirsi in difficoltà a mostrare una bella scollatura, quando basterebbe prestare qualche cura in più alla pelle di questa zona?
Dottor Dario Tartaglini, da che cosa è determinato l’invecchiamento di collo e décolleté? Come si manifesta? Può accennare a qualche metodica cui ricorre?
L’invecchiamento è dovuto a due classi di fattori: intrinseci, dovuti al passare del tempo e che portano al crono-invecchiamento ed estrinseci (ambientali), tra i quali il maggior responsabile è l’esposizione alla luce solare che determina il foto-invecchiamento. Il tutto si manifesta con: comparsa di macchie sulla pelle, aumento e dilatazione dei capillari, presenza di microrughe e rughe, diminuzione del tono della cute, riduzione dell’elasticità. Per le macchie, i risultati migliori si ottengono mediante laserterapia o peeling chimici, mentre per i capillari si possono utilizzare sia laserterapia che luce intensa pulsata medicale. La riduzione del tono della pelle e microrugosità del collo e del solco del seno possono essere trattate con biorivitalizzazione, utilizzo di fili biostimolanti, con la carbossiterapia e con il microneedling. Le rughe più profonde e quelle trasversali del collo (“collane di Venere”) possono migliorare con l’utilizzo di acido ialuronico e/o proteina botulinica. La flaccidità del collo che determina l’antiestetico doppio mento è affrontata in modo efficace con i fili, che donano un effetto lifting visibile.
Può spiegarci come si palesa il deficit di collagene e quindi i relativi segni su collo e décolleté?
Il collagene è la proteina più abbondante che troviamo nel corpo umano e ha un ruolo fondamentale nel processo di invecchiamento cutaneo. Nella pelle la troviamo nel derma, lo strato intermedio. È prodotta dai fibroblasti, cellule specializzate del derma. Forma una struttura intrecciandosi con un’altra proteina, l’elastina. Questa struttura è un vero e proprio scheletro di sostegno per l’epidermide, ed è proprio grazie ad essa che la pelle si mantiene compatta ed elastica. Con il passare degli anni i fibroblasti producono collagene sempre più lentamente. Si arriva ad un momento nel quale le molecole neosintetizzate non sono sufficienti a sostituire le vecchie, che vengono invece degradate. È principalmente per questo motivo che la pelle perde elasticità, dando spazio alla formazione di rughe e lassità cutanee. Il processo di invecchiamento è notoriamente evidente nella zona del collo e del décolleté e rappresenta un aspetto importante del ringiovanimento estetico.
Qual è l’ “ingrediente principale” della biorivitalizzazione?
L’acido ialuronico, una sostanza naturale presente in ogni nostro tessuto, che ha la prerogativa di assorbire e trattenere molte molecole di acqua. Il protocollo prevede almeno tre trattamenti, che si effettuano con un microago, praticando piccole iniezioni superficiali su tutta l’area da trattare del collo e/o décolleté. La seduta dura pochi minuti, è indolore e di solito non lascia alcun segno, al termine è possibile riprendere le normali attività. L’infiltrazione di acido ialuronico, con l’aggiunta di un mix di vitamine e altri preziosi principi attivi antiossidanti, rende la pelle di quest’area più compatta e luminosa fin dalla prima seduta, tuttavia il risultato finale è apprezzabile dopo qualche settimana, grazie alla riattivazione del turnover cellulare e della produzione endogena di collagene, elastina e acido ialuronico. La metodica non richiede alcuna particolare attenzione nel post trattamento.
Radiofrequenza e laser frazionato. Come agiscono su collo e décolleté?
Le tecnologie elettromedicali di ultima generazione sono strumenti preziosi per il ringiovanimento cutaneo oltre che di collo e décolleté anche di altre zone del corpo. Radiofrequenza e laser CO2 frazionato permettono di contrastare con modalità non invasive tutte le manifestazioni legate al trascorrere del tempo: disidratazione, macchie, discromie cutanee, segni di photoaging, lassità cutanea, comparsa di capillari e altro. La radiofrequenza agisce attraverso un ciclo di almeno sei sedute, per restituire tono, elasticità e compattezza alla pelle del collo e del décolleté, veicolando calore in profondità nel derma al fine di riattivare gradualmente la produzione naturale di collagene e fibre elastiche. Il laser CO2 frazionato permette anche con un’unica seduta di “rinnovare” completamente la pelle del collo e del décolleté, attenuando microrugosità e macchie e rendendo la texture cutanea uniforme, compatta e luminosa. Entrambe queste procedure hanno la durata di un’ora circa, si eseguono in ambulatorio e non comportano l’interruzione delle normali attività. Mentre la radiofrequenza è del tutto indolore, il trattamento con laser CO2 frazionato può richiedere l’applicazione preventiva di un anestetico in crema e deve essere seguito con un allento “follow up” dopo la metodica.
Come intervenire su un collo particolarmente svuotato e assottigliato?
Ricorrendo al grasso autologo, prelevato mediante sottili cannule, micro-fratturato e re-infiltrato nella zona da trattare. Questa procedura innesca un processo di rigenerazione della cute immediato e progressivo nel tempo. L’intervento, ambulatoriale e in anestesia locale, dura circa 60 minuti e permette subito un ritorno alla vita sociale. E’ anche possibile intervenire su un collo cadente o svuotato con delle iniezioni di acido ialuronico che modificano l’aspetto della pelle del collo e, associate ad un peeling poco aggressivo, possono conferire alla cute un aspetto uniforme e omogeneo.
E’ possibile eliminare l’antiestetico “collo di tacchino”?
Va ricordato che in alcuni casi, la Medicina Estetica deve cedere il passo alla chirurgia come il Lifting del collo che serve ad eliminare la pelle in eccesso e stirare la cute riducendo rughe ed asimmetrie, oppure la Liposuzione utile per rimuovere i depositi di grasso responsabili del doppio mento.
Dottor Tartaglini, quali sono le sue conclusioni in merito al tema trattato che tanta apprensione suscita nella paziente?
Collo e décolleté (spesso trascurati) rivelano drammaticamente l’età anagrafica: il “cedimento” è inevitabile attorno ai 45 anni. La pelle in questa parte del corpo è molto più sottile e fragile di quella del viso. Le problematiche sono trattabili con risultati più che soddisfacenti, a volte addirittura insperati. Le tecniche di cui abbiamo parlato, hanno una caratteristica comune, ossia stimolare e riattivare il metabolismo cutaneo, facendo sì che il tessuto recuperi in modo naturale un grado ottimale di idratazione ed elasticità. Inoltre, per un efficace ringiovanimento lo specialista deve valutare attentamente il tipo di inestetismo presente e la sua gravità e di conseguenza attuare la migliore strategia terapeutica. Generalmente i risultati migliori si ottengono associando tecniche differenti.
Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario BETAR MEDICAL – Studio Polispecialistico di Medicina e Chirurgia – Via Melzi D’Eril, 26 – 20154 MILANO – Tel. 02/36684785/6 info@betarmedical.it – www.betarmedical.it
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