Cento, in media, è il numero di capelli ai quali dobbiamo dire addio ogni giorno. Un dato che può sembrare allarmante, ma che è nella norma perché legato al fisiologico ciclo di vita della struttura capillare.
Napoleone. Il Faraone egiziano Ramsete. Socrate e Giulio Cesare. Cosa hanno in comune con molti di noi? Questi grandi personaggi storici soffrivano di alopecia androgenetica, quella che più comunemente viene chiamata calvizie. Un problema estetico, ma non solo, se si pensa che da sempre una chioma fluente è simbolo di bellezza maschile e virilità… Ma l’impatto dei capelli sulla vita di tutti i giorni è dimostrato anche dalla nostra lingua quando non troviamo la risposta giusta. Quante volte si afferma: “mi si sono rizzati i capelli” per rappresentare la tensione emotiva; “mi strapperei i capelli”, per simboleggiare la rabbia o lo stress; “ho un diavolo per capello”, quando il lavoro non prosegue come dovrebbe.
Insomma, con i capelli dobbiamo fare i conti nella vita di ogni giorno. Anche quando ne troviamo tanti sul cuscino al risveglio, li vediamo scivolare con l’acqua che scende dalla doccia e soprattutto quando cominciano ad apparire le prime stempiature o le chiazze che ricordano quelle della chierica. Sono i primi segnali dell’avanzata della calvizie. O meglio – nella stragrande maggioranza dei casi – dell’alopecia androgenetica, un problema che interessa sei milioni di maschi tra i 18 ed i 45 anni e che, nell’arco dell’intera vita, può colpire 8 uomini su 10. E per il gentil sesso? Non bastavano la cellulite e le rughe: ad affliggere l’universo femminile c’è la caduta dei capelli. Una donna su tre ha visto i capelli cadere almeno una volta nella vita.
“La calvizie – spiega il Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica a Milano – inizia a manifestarsi alla pubertà (i primi segni – per il 15% degli adolescenti – è tra i 14 e i 17 anni) e si sviluppa con l’età, a velocità diversa da soggetto a soggetto, in funzione dell’ereditarietà. Nella calvizie i follicoli producono capelli sempre più sottili e invisibili, che si riducono ad una peluria. Alcuni vivono questa situazione come una malattia che condiziona la qualità della vita e causa di ripercussioni psicologiche quali ansia, depressione e disagio anche nelle relazioni interpersonali. Insomma, una chioma fluente e rigogliosa regala sicurezza e fiducia in sé stessi. Tuttavia i pericoli “di caduta” sono in agguato anche quando il capello è messo a dura prova dal pettine”.
La calvizie va comunque affrontata con decisione e tempestività perché il problema non peggiori: è necessaria la diagnosi dello specialista e cure di tipo farmacologico. Se i risultati non sono soddisfacenti si ricorre al trapianto, ma non sempre il paziente aspira a queste metodiche per risolvere il problema.
Dottor Tartaglini, per chi non desidera assumere farmaci per via orale e non vuole sottoporsi al trapianto dei capelli, esiste una soluzione per “salvare la testa dei pazienti”?
La biostimolazione con PRP (Platelet Rich Plasma, terapia dei capelli con plasma arricchito di piastrine) è il nome per il trattamento della calvizie e del diradamento di capelli. Questa metodica – indicata sia per “lui” che per “lei” – è sicuramente una delle tecniche più avanzate nella cura della caduta dei capelli, si tratta di una terapia di dermatologia rigenerativa che consente di ottenere, nell’80% dei casi, la ricrescita di capelli e una diminuzione sostanziale del diradamento. L’arresto della caduta si verifica in più del 90% dei casi nei due sessi.
Può spiegarci come agisce la PRP?
Questa terapia sfrutta l’effetto dei fattori di crescita autologhi (cioè dello stesso soggetto) ottenuti dalla centrifugazione del sangue e conseguiti con un semplice prelievo. Consiste nel prelevare dal paziente le piastrine ricche di fattori di crescita e utilizzarle in diversi ambiti curativi ed estetici come la cura della caduta dei capelli. Per quanto riguarda i capelli, i fattori di crescita piastrinici, possono regolare l’attività di vita dei bulbi e permettere una crescita migliore dei fusti dei capelli e una stimolazione da parte delle cellule staminali che ancora rimangono all’interno del cuoio capelluto e quindi ottenere una notevole ricrescita e un aumento della densità del capello. L’aspetto della chioma migliora, “recuperando” sul piano estetico.
La PRP è una metodologia sicura? Può presentare effetti collaterali?
E’ una tecnica assolutamente sicura in quanto prevede la re-iniezione (attraverso micro punture) dei fattori di crescita piastrinici già presenti nel corpo del paziente. Non provoca reazioni allergiche ne rischi per la salute proprio perché si utilizzano le piastrine del paziente stesso.
Dottor Tartaglini, si può prevenire l’alopecia androgenetica? Ha qualche raccomandazione per conservare la salute dei capelli?
Prevenire, mai come in questo caso, è meglio che curare. I capelli sono il riflesso del nostro stile di vita: se siamo ammalati, stressati o affaticati questi ne risentono Alla predisposizione genetica, si associano diverse concause, quali l’ereditarietà, una dieta sbilanciata, alterazioni ormonali, infezioni e farmaci (alcuni ne favoriscono la caduta). E’ bene seguire un regime corretto a tavola, astenersi dal fumo, avere un peso forma sempre nel limiti, fare esercizio fisico e non eccedere con gli alcolici. Evitare, per quanto possibile, le situazioni di stress. Non sottoporsi a tinte caserecce o intrugli “fai-da-te” per arginare eventuali diradamenti. Inoltre non va dimenticato che la perdita dei capelli ha un impatto rilevante sia sulla sfera estetica sia su quella emotiva. Se in passato erano soprattutto gli uomini a risolvere questo problema, oggi sono tante le donne che ricorrono alla PRP per ritrovare la bellezza naturale della propria chioma.
Per concludere: affidandosi agli “esperti della bellezza” di un Centro di Medicina Estetica si ritrova il giusto equilibrio. Il Dottor Dario Tartaglini e i professionisti di BETAR MEDICAL sono a disposizione per consigliare la soluzione ottimale al problema da risolvere.
Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario Betar Medical – Centro di Medicina Estetica – Via Melzi D’Eril, 26 – 20154 MILANO – Tel. 02/36684785/6 info@betarmedical.it – www.betarmedical.it
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