Capillari, angiomi, couperose sono inestetismi che interessano soprattutto le pelli sottili, delicate e chiare. Si curano in autunno/inverno, quando il termometro comincia a scendere. Parliamo di questi problemi con Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica a Milano.
“I capillari – spiega Tartaglini – sono piccoli vasi sanguigni venosi ed arteriosi che fanno parte del microcircolo. La loro rottura, in termine medico, si chiama “teleangectasia”. Si tratta di una dilatazione di piccoli vasi sanguigni superficiali che perdono la propria elasticità e si manifestano sulla superficie della pelle, comportando lividi, diramazioni e piccole “ragnatele” di colore rosso scuro, viola o blu. Il problema dei capillari fragili si riscontra in diverse fasce di età, e non solo in quella avanzata. Fra le cause di questa patologia è risaputo che l’abuso di alcol o di sigarette gioca un ruolo fondamentale, ma non solo: anche gli sbalzi di temperatura, la sedentarietà, la carenza di vitamina C, l’assunzione di alcuni farmaci, il sovrappeso e l’obesità, gli squilibri ormonali legati ad esempio alla gravidanza, o semplicemente fattori genetici. I capillari dilatati, per chi ne soffre, non sono solo un inestetismo, ma anche un problema associato a fastidi o dolori, specie alle gambe. Se il primo passo per curare i capillari fragili è una sana l’alimentazione e una moderata attività fisica, quando la dilatazione è di grado severo uno dei trattamenti che offre maggiori risultati è la Laser terapia”.
“Gli angiomi cutanei – sottolinea Dario Tartaglini – sono delle piccole macchie rosse, nei di sangue che compaiono sull’epidermide. Il corretto termine medico è “neoplasia benigna” di origine mesodermica, una neoformazione vascolare dovuta a vasi sanguigni che proliferano disordinatamente, formando degli agglomerati rossi superficiali. Gli angiomi della pelle sono forme comuni e spesso innocue, anche se è bene sottoporsi a visita dermatologica quando tendono ad espandersi o a crescere di volume. Ne esistono di piani, tuberosi o cavernosi. Il tipo più comune prende il nome di “Angioma Rubino” o macchia di Campbell de Morgan, che può comparire su tutta l’epidermide e più frequentemente sul collo o sul torace a forma pressoché circolare. Il secondo tipo, chiamato “Spider Angioma” ha una forma più ramificata. In genere non sono pericolosi per la salute né suscettibili di degenerazione maligna. Per eliminare questi inestetismi, uno dei trattamenti ideali è la Laser terapia.”
Non è solo una questione di età. “La couperose – chiarisce Tartaglini – è un inestetismo che può colpire anche in età giovanile e poi si evidenzia con il passare del tempo. E non è nemmeno soltanto una questione di pelle, anche se quelle chiare, sottili, secche sono le più colpite. La couperose ha diverse cause scatenanti e molti elementi che possono peggiorarla. Interessa soprattutto la zona delle guance, i lati del naso, la fronte, dove la cute è maggiormente “foto esposta”, dove è più sottile e dove si evidenziano di più le componenti emotive ed ormonali. Più raramente, e solo in età matura, questo inestetismo può estendersi anche al collo e al décolleté.”
Ma cos’è esattamente la couperose e quali sono le cause?
“La couperose – osserva Dario Tartaglini – è un problema legato alla vasodilatazione dei capillari: il frequente flusso di sangue al viso (è questa la causa del “rossore”) provocato dal caldo, dagli sbalzi di temperatura freddo/caldo, dalla emotività e dai processi digestivi, dilata i capillari del viso che, a lungo andare, perdono elasticità e restano dilatati”. “Le cause sono diverse – continua Tartaglini: “Innanzitutto la couperose dipende dal fototipo di pelle: un fototipo chiaro con pelle e occhi chiari, è quello più a rischio perché reagisce di più alle stimolazioni dei raggi solari ed è quindi più predisposto rispetto a chi ha pelle e capelli scuri, con abbondante melanina protettiva. Inoltre è fondamentale la predisposizione ereditaria: se la mamma o la nonna è affetta da couperose, la figlia può sviluppare lo stesso inestetismo. Poi ci sono dei fattori aggravanti, quali trattamenti aggressivi per l’acne, troppo sole, l’uso smodato delle lampade abbronzanti senza adeguate protezioni. A questo si aggiunge anche il rossore del viso causato dalle emozioni”.
Come eliminare la couperose
I prodotti cosmetici possono tenere sotto controllo la couperose, ma non riescono a risolverla, possono solo mitigarla. Allora, che cosa fare per cancellare questo inestetismo? La prima cosa è affidarsi a medici esperti. Evidenzia Tartaglini: “Una metodica per eliminare i capillari è la diatermocoagulazione (un apparecchio messo a punto dalla moderna tecnologia che utilizza corrente alternata ad alta frequenza) il cui obiettivo, attraverso il calore, è quello di coagulare i vasi capillari. Un’altra tecnica, altrettanto valida, è il laser che agisce in modo selettivo solo sulla zona da trattare. Un raggio luminoso molto preciso, è in grado di agire specificamente – e in modo assolutamente indolore – sul piccolo capillare, senza danneggiare le cellule della pelle. A volte, il laser è la tecnica più innovativa associato alla luce pulsata. Grazie a queste metodiche, conclude Dario Tartaglini, “La couperose scompare, ma è importante ricordare che la pelle non ho perduto la sua sensibilità e i vasi la loro tendenza a sfiancarsi.”
Un consiglio
Quando si pulisce la pelle bisogna evitare l’aggressione dell’acqua calcarea del rubinetto. Non usare il sapone classico: è troppo forte per la pelle delicata e tende ad inaridirla maggiormente. E’ meglio usare un latte detergente, ricorda il Dottor Tartaglini, le acque micellari, e le lozioni detergenti senza risciacquo. L’azione protettiva e lenitiva sulla pelle deve continuare anche di notte con l’utilizzo di prodotti mirati a questo problema.
Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario Betar Medical – Centro di Medicina Estetica – Via Melzi D’Eril, 26 – 20154 MILANO – Tel. 02/36684785/6 info@betarmedical.it – www.betarmedical.it
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