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Promenade de santé: al teatro Franco Parenti una “Passeggiata di salute” di Nicolas Bedos
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Promenade de santé: tornano sul palco del Parenti Filippo Timi e Lucia Mascino con il debutto teatrale del regista cinematografico Giuseppe Piccioni.

di Nicolas Bedos

22 – 30 ottobre | Sala Grande
traduzione di Monica Capuani
con Filippo Timi, Lucia Mascino

regia Giuseppe Piccioni

scene e luci Lucio Diana
costumi Stefania Cempini
musiche originali Valerio Camporini Faggioni

assistente alla regia Marcella Libonati

video di scena
produzione per Akifilm Esmeralda Calabria
direttore della fotografia Valentina Summa
montaggio Lorenzo Rosi
fonico di presa diretta Raffaele Petrucci

direttore di scena Mauro Marasà
luci Michele Stura
produzione MARCHE TEATRO

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Tornano sul palco del Parenti Filippo Timi e Lucia Mascino con il debutto teatrale del regista cinematografico Giuseppe Piccioni (tra i suoi film Il rosso e il blu, Questi giorni, Fuori dal mondo).
In scena una storia d’amore: l’uno narcisista, ossessivo, l’altra psicotica, paranoica, schizofrenica. Entrambi malati e a caccia loro malgrado, di eros e amore, si cercano, si fuggono, sempre palpitano. Duettano per scavare nelle debolezze e paure danzando un “passo a due” di una verità̀ penetrante e di una vitalità̀ travolgente.

Filippo Timi e Lucia Mascino sono due artisti molto legati alla storia del Teatro Franco Parenti che li ha prodotti in molteplici spettacoli. Si possono ricordare nel cult Favola dello stesso Timi, e prima ancora in Amleto2 la riscrittura shakespeariana dell’attore umbro anche film per Rai5 e poi ancora nel Don Giovanni – Vivere è un abuso, mai un diritto, uno dei successi teatrali più clamorosi di Filippo Timi. I due sono una coppia anche in televisione poiché sono i protagonisti della fortunata serie Il Bar Lume in onda dal 2013 in prima visione pay da Sky Cinema. Da non dimenticare, infine, la sua interpretazione di tutti e tre i ruoli maschili dell’Ibseniana Casa di Bambola, con la regia di Andrée Ruth Shammah.

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Anche nella stagione teatrale in corso, Filippo Timi sarà protagonista con una produzione targata Parenti dal titolo Cabaret delle piccole cose, dieci monologhi che raccontano la storia, le tragedie, gli amori di dieci piccole cose: la candelina cianfrusaglia, nata senza stoppino che si interroga sul senso della sua stessa esistenza; un rubinetto piagnone; l’ultima sigaretta prima di smettere di fumare; l’eco di una cantante; un sasso innamorato di un altro sasso…In scena in Sala Foyer dal 25 al 30 ottobre p.v.

Lucia Mascino sarà invece in cartellone nel prossimo febbraio con un altro suo lavoro: Smarrimento, nato dall’incontro artistico con la pluripremiata drammaturga e scrittrice Lucia Calamaro, autrice di L’origine del mondo, La vita ferma e Si nota all’imbrunire.. Lo spettacolo, prodotto dallo Stabile delle Marche, sarà in scena in Sala AcomeA dal 10 al 2 febbraio p.v.

Note di regia
Ho scelto Promenade de santé (Passeggiata di salute) di Nicolas Bedos per molti motivi. Il primo perché è un testo complesso, pieno di insidie e di possibili chiavi di lettura. Abbastanza aperto per poterne proporre una rappresentazione personale e l’ideale per un regista come me che ama lavorare con gli attori, che vede nel lavoro degli attori e con gli attori il cuore della propria ricerca, così come ho cercato di evidenziare nella mia esperienza cinematografica. Almeno finora. Per questo ho scelto Lucia e Filippo con cui avevo già condiviso l’avventura di un film. Per il loro talento e per il sollievo che mi procura lavorare con attori così appassionati, privi di calcoli, sempre pronti a rischiare qualcosa per cercare, sulla scena, un momento di verità. Un altro motivo che mi ha portato a questa scelta è quello di evitare, proprio nella cosiddetta seconda fase della pandemia, di infilarmi in temi che avessero direttamente a che fare con l’attualità, di fuggire cioè la tentazione di parlare della terribile esperienza che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi e, nello stesso tempo, rilanciare un’idea di contagio ben diversa, quella appunto del contagio amoroso, di una malattia necessaria che da sempre, ostinatamente cerchiamo di rinnovare, nonostante le controindicazioni, le conseguenze, sempre incapaci di giungere ad una  immunità che ci ponga definitivamente al riparo da possibili sofferenze. Che senso ha parlare d’amore nell’era post covid? Beh per me significa tornare a parlare di vita. Dopo la guerra in Jugoslavia si facevano solo spettacoli che parlavano di quella guerra appunto. Qualcuno disse che bisognava invece mettere in scena le commedie di Marivaux. Però, per qualche strana ragione, l’illusione che in quella ripartenza la pandemia potesse essere soltanto un brutto ricordo da lasciare alle nostre spalle, ha contribuito felicemente non solo alla messa in scena, ma anche a un imprevedibile flusso di energie creative, e ha nutrito un desiderio, condiviso con gli attori. Non volevamo fare semplicemente uno spettacolo. C’era l’urgenza e la responsabilità di tornare a fare qualcosa davanti a un pubblico, per quanto limitato dalle restrizioni che sappiamo. Il desiderio, appunto, di manifestarci in modo non rituale, di assecondare quella nuova energia e di trasferirla sulla scena.  E poi ci sono Velia Papa e Marche Teatro, e l’occasione, cercata da tempo, di lavorare insieme.

Giuseppe Piccioni

ORARI

venerdì 22 Ottobre h 19:45; sabato 23 Ottobre h 19:45; domenica 24 Ottobre h 16:15

martedì 26 Ottobre h 19:30; mercoledì 27 Ottobre h 19:30; giovedì 28 Ottobre h 21:00

venerdì 29 Ottobre h 19:30;sabato 30 Ottobre h 19:30

PREZZI
I settore> intero 38€
II settore > intero 30€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
III settore > intero 21€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
_________________________
Tutti i prezzi sono da intendersi + prevendita
_______________________

Questo spettacolo è inserito nell’abbonamento Abbonamento SpecialeCard libera

Info e biglietteria

Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

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Patrizia Gallini
I colori, l’aspetto e i modi sono da nobildonna veneziana, ma le sue origini sono piemontesi. Ha il sorriso affettuoso e sereno di chi si appresta a offrirti il tè con i pasticcini, ma in realtà sta discutendo di business con la fermezza di un panzer. Il suo “buen ritiro” è un antico mulino nel torinese, quando non è “occupato” dai suoi quattro nipotini. Di lavoro fa la P.R. , e naturalmente è il boss della sua agenzia. Per passione frequenta gli chef stellati, ama leggere e segue tantissimi spettacoli teatrali e, naturalmente, ci rende partecipi dei suoi incontri attraverso le nostre pagine.
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