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GOYA, BOUCHER, RICCI, BATONI e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei
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Più di cinquanta dipinti di grandi artisti italiani e internazionalimolti dei quali inediti esposti per la prima volta, raccontano l’universo artistico all’apertura dell’Accademia di Carrara e durante gli anni del suo primo direttore Giovanni Antonio Cybei, ponendosi come un cardine delle iniziative per celebrare i 250 anni di attività dell’istituzione

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Domenico Corvi (Viterbo 1721–Roma 1803), Sacra Famiglia, olio su tela, cm 46×40, Roma, collezione Amata

11 giugno- 10 ottobre

Museo CARMI di Villa Fabbricotti

Via Sorgnano, 42 – 54033, Carrara

Scultore, abate, praticante di pittura e primo Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Giovanni Antonio Cybei (Carrara 1706 – 1784) fece gran tesoro delle suggestioni pittoriche avute nei suoi viaggi, che questa mostra vuole ricreare. Il Cybei fra i personaggi meno noti del Settecento artistico italiano, fu una delle personalità più interessanti, come dimostrano le sue opere destinate ai più importanti luoghi d’arte d’Europa: dalla Basilica di San Pietro alla Reggia di Venaria, dall’Ermitage di San Pietroburgo con il ritratto di Caterina II di Russia, al Victoria & Albert Museum di Londra con quello del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena.

In occasione delle celebrazioni dei 250 anni dell’Accademia – che aprì i suoi corsi nella primavera del 1770 – all’artista, e all’universo di relazioni e influenze che ebbe nel corso della sua non breve vita, è dedicata la mostra GOYA BOUCHER RICCI BATONI e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei, a cura di Marco Ciampolini, dall’11 giugno al 10 ottobre 2021 al Museo CARMI di Villa Fabbricotti a Carrara, spazio dedicato alla valorizzazione della storia cittadina attraverso l’arte e gli artisti che vi hanno abitato e operato.

Più di cinquanta dipinti, riuniti per dare una rappresentazione completa dei generi artistici della pittura nel Settecento, dagli episodi storici a quelli religiosi, dall’allegoria alla mitologia, dal ritratto alla scena di genere, dalla veduta al capriccio. Opere spesso sconosciute, dimenticate o difficilmente accessibili: 16 inedite, 7 mai studiate in sede scientifica, 10 esposte per la prima volta e 4 provenienti da enti pubblici o istituzioni museali poco note.

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Violante Beatrice Siries (Firenze, 1709–1783), Tre dame in giardino, olio su tela, cm 148×110, Firenze, Chiara Esposito

L’esposizione, in contemporanea e in contiguità con la grande mostra dedicata alle sculture di Cybei, illustra il clima artistico di un’epoca in cui gli artisti si muovevano tra il Ducato di Modena, di cui faceva parte il Principato di Carrara, e il resto d’Italia, da Roma a Torino, da Pisa a Napoli, tutti luoghi frequentati dallo scultore.

In mostra una Sacra Famiglia di Pompeo Batoni, tra i più grandi ritrattisti del suo tempo, due importanti tele a tema religioso di Giovanni Battista Tempesti – Lot e le sue figlie e San Ranieri in preghiera –, un Soggetto Allegorico di Sebastiano Ricci, un capriccio con rovine romane del ricercato vedutista Giovanni Paolo Pannini accanto a Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde, inedito dipinto che rappresenta un unicum nella sua vasta attività, l’imponente ciclo delle quattro stagioni di Francesco Corneliani, e ancora molti altri dipinti di artisti meno noti al grande pubblico ma di assoluto talento, come Giuseppe Cades, di cui è in mostra la Conversione di Sant’Ignazio, modelletto per una dimenticata pala siciliana, o il bolognese Gaetano Gandolfi, di cui viene esposto un San Francesco.

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Giovanni Paolo Pannini (Piacenza, 1691–Roma, 1765), Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde, olio su tela, cm 44×70,5, Montecarlo di Monaco, Collezione privata

Accanto agli esponenti del panorama italiano, anche alcuni pittori internazionali che come gli altri frequentano le corti e i luoghi di Cybei, e che dimostrano il variegato e spesso sottovalutato ambiente pittorico dell’Italia non continentale: due paesaggi arcadici del parigino François Boucher, pittore della corte di Luigi XIV, due stupendi dipinti mitologici di Pietro Pedroni, artista locale anticipatore del Neoclassicismo, e due preziosi autoritratti di Francisco Goya, che ci dimostrano l’evolvere dello stile dell’artista nello stesso soggetto. Tutte opere che accompagnano il respiro culturale che caratterizzò la produzione di Cybei, destinata alle grandi corti europee.

La conoscenza della pittura contemporanea aiuta Cybei a rendere più sensibile il suo rapporto con la materia scultorea, suggerendogli l’aerea leggerezza nei gruppi, la levigata trasparenza nelle epidermidi, i valori atmosferici nel trattamento delle superfici.

GOYA BOUCHER RICCI BATONI e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei ci racconta Carrara e l’importanza dei suoi contatti nel Settecento, che se non fu grande dal punto di vista delle commissioni, mancando una vera e propria corte, lo fu invece per la scoperta da parte della città della sua vocazione artistica.

Nel Settecento, infatti, Carrara passa dall’essere un mero centro di scavo e commercio del marmo a centro di produzione di scultura, ma soprattutto polo di formazione degli artisti, prima con le botteghe degli scultori, poi con le scuole private e infine con l’istituzione dell’Accademia di Belle Arti, che è stata e ancora è, la migliore scuola per l’insegnamento della scultura.

Ancora oggi questo territorio di eccellenza continua a essere valorizzato, con impegno e collaborazione dal Comune di Carrara e dall’Accademia, grazie a un accordo di programma in vigore dal 2018.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Marco Ciampolini edito da Silvana Editoriale, con saggi e contribuiti dei più importanti studiosi del Settecento italiano ed europeo.

Il volume offrirà un importante approfondimento scientifico al lavoro di conoscenza e valorizzazione di un secolo, il Settecento, di alcuni suoi autori e territori peculiari ancora ingiustamente poco considerati.

La mostra GOYA BOUCHER RICCI BATONI e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei è organizzata dal Comune di Carrara, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara e con il patrocinio di Regione Toscana.

Si ringraziano la Provincia di Siena, il Comune di Siena, il Comune di Colle Val d’Elsa, I’Arciconfraternita di Misericordia e Istituzioni Riunite di Siena, l’Accademia di Belle Arti di Carrara, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e tutti i prestatori privati, per la disponibilità che ha reso possibile l’organizzazione della mostra.

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CARMI-MUSEO CARRARA E MICHELANGELO A VILLA FABBRICOTTI

Villa Fabbricotti, Parco della Padula Via Sorgnano, 42, 54033 Carrara MS

museo.carmi@comune.carrara.ms.it

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Francesca
Proprietaria e condirettore della testata. Per oltre vent’anni ha lavorato al fianco di Maruska con la stessa passione. Vuole festeggiare i suoi primi...quarant’anni (o qualcosa di più) condividendo desideri, dubbi, esigenze e scoperte dell’universo della bellezza con il maggior numero possibile di amiche. E’ sempre truccata e le piace cambiare. Manie? Le unghie!
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