L’artista messicana Frida Kahlo è uno dei soggetti prediletti di Kokokid, alias Massimo Malpezzi, che nelle sue opere Pop-Art si diverte a rappresentarla con colori e vesti sempre nuovi. Oltre, ovviamente, all’inconfondibile stile della nota pittrice, denso di metafore riconducenti alla sua straziante esistenza, ad ispirare Kokokid è soprattutto il lato umano di questa donna; la sua storia personale, solcata da tanto dolore e sofferenza. La scelta di reinterpretare i suoi ritratti, diviene, dunque, una sorta di omaggio a una personalità tormentata ma piena di passione, audacia e, nonostante tutto, amore per la vita.
«Ho iniziato a dipingerla con la mia personale tecnica materica – spiega Kokokid – in tempi non sospetti; cioè qualche anno prima della “Fridomania”, in occasione della prima mostra a palazzo Ducale di Genova. È stata una folgorazione: quel viso ipnotico mi sembrava perfetto per essere contornato dalle mie materie plastiche, brillantini, bottoni antichi. Così nasce una Frida che potremmo dire “barocca”: molto più europea e dalle vesti quasi medioevali; nobili.».
La forte presenza cromatica, tipica dello stile di Malpezzi, combinata a texture e geometrie quasi ipnotiche, dà origine a delle opere accattivanti, con un occhio rivolto anche alla grafica nonché alla precisione del tratto.
La serie “Frida”, realizzata da Kokokid, è composta da esemplari unici; copie singole, di vari formati e dimensioni, esposte nel suo atelier Cromosoma 21 (via privata Liutprando n.9, per appuntamenti Tel.: +39.344.0459620).
Le tele più grandi possono arrivare a 100×150 cm mentre i lavori più piccoli vanno dai classici 70×100 cm ai 50×70 cm o 50×100 cm.
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