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Cosmetici naturali? Solo se fatti in casa!
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Cosmetici-naturali

Autore: Enrico Nunziati – http://www.rodiola.it

Quello della cosmetica naturale è un settore in continua crescita. Di questo se ne sono accorte anche le case produttrici di cosmetici convenzionali che in tutti le forme pubblicitarie enfatizzano l’importanza dell’impiego di almeno un principio attivo naturale, olio biologico o burro purissimo.

Il mercato della cosmesi naturale valeva nel 2014 – solo in Italia – 410 milioni di euro. Il nostro  mercato segue quello tedesco (con 900 milioni circa) ma è in vantaggio rispetto a quello francese (circa 400 milioni) – (1).

Nel 2015 il fatturato interno italiano del settore ha avuto un aumento del 2,2%, ma é grazie ad un forte aumento dell’esportazione, con un dato positivo  del +14,3% e un valore totale di 2 miliardi di euro, che il mercato può dirsi davvero in crescita (2).

Cosa sono i cosmetici?

La legge classifica così i prodotti cosmetici:

“..si intendono per prodotti cosmetici le sostanze e le preparazioni, diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato..” (3)

Cosa sono i cosmetici naturali?
Qui non esiste una definizione ufficiale. Tenendo comunque di conto di quanto detto sopra, una buona definizione potrebbe essere:

i cosmetici naturali si contraddistinguono dai cosmetici convenzionali poiché sono quei prodotti che impiegano soltanto ed unicamente materie prime di origine naturale e/o vegetale.”

I cosmetici naturali si diversificano quindi molto dai prodotti industriali delle grandi case cosmetiche che, insieme ai soliti prodotti dai nomi di origine misteriosa, inseriscono nelle loro formulazioni soltanto qualche traccia di olio naturale (anche se di pregio), qualche burro (anche se biologico), qualche principio attivo (anche se naturale)… sopratutto in pubblicità.

Veri cosmetici naturali… fai da te.

Forse non lo sai ma al posto dei cosmetici è addirittura possibile impiegare direttamente le “materie prime”, proprio come veri e propri cosmetici naturali. I prodotti naturali che maggiormente si prestano a questo scopo sono alcuni oli vegetali come olio di argan, olio di jojoba, avocado, olio di cocco e – infine ma non ultimo – un burro: il burro di karitè.

Burro-di-Karité

 

Olio di argan: proprietà.
L’olio di argan viene ottenuto attraverso una complessa lavorazione artigianale con pressione a freddo dai semi della pianta dell’Argania Spinoza, una pianta che cresce unicamente in una zona a sud del Marocco nella regione del Souss. L’olio di Argan è stato utilizzato per secoli come olio cosmetico ma è solo da poco tempo che la domanda di questo olio si è diffusa oltre il Nord Africa (5). La  sua commercializzazione era già in uso fin dal tempo dei Fenici ed ora è ampiamente utilizzato dalle locali popolazioni Berbere.

L’uso tradizionale di questo olio è dato dal fatto che risulta fortemente emolliente e idratante, lascia pelle più morbida e meno secca, ed è quindi un prodotto fondamentale per le popolazioni che vivono nel deserto (4). Un’altra apprezzabile caratteristica – importante per un olio puro – è che ha una notevole capacità di assorbimento sulla pelle, perciò il prodotto è molto apprezzato nei mercati occidentali, che sono da sempre abituati a prodotti studiati per un perfetto, piacevole e rapido assorbimento. Per questo l’olio di argan é una valida “alternativa davvero green” ai prodotti cosmetici naturali o industriali.

Possiamo affermare che l’Olio di Argan è un olio miracoloso, grazie alla capacità rigenerativa che esplica nei confronti dei tessuti epidermici e grazie alla presenza di acidi grassi polinsaturi (PUFA), che sono componenti delle membrane cellulari. Se avete cicatrici, piccoli difetti sulla pelle dovuti a pelle secca o delle piccole rughe non potrete fare a meno dell’olio di argan.

 

Olio di jojoba: proprietà e usi.
L’olio di jojoba non è propriamente un olio ma una cera estratta dalla pianta del jojoba, scientificamente conosciuta come Simmondsia chinensis. L’olio non  è metabolizzabile dall’organismo poiché non viene attaccato dalle lipasi e quindi non viene impiegato come alimento dal momento che può avere effetto lassativo (a meno che non sia questo l’effetto cercato). Dove trova però ampio uso di impiego è nel campo cosmetico. Infatti l’olio di jojoba viene utilizzato come lenitivo e riparatore di piccole imperfezioni della pelle e delle cicatrici, per combattere i primi segni del tempo e come  protettivo dai raggi solari (6-7). Il suo assorbimento cutaneo è eccellente e risulta molto piacevole. E’ un prodotto di qualità, poco costoso e molto più efficace dei prodotti cosmetici.

Olio di avocado: proprietà miracolose sulla pelle.

L’avocado è una pianta che produce un frutto apprezzato perlopiù come alimento. Molti non sanno che è una tra le sostanze più attive se usate per uso topico. L’olio di Avocado, infatti, grazie all’alto contenuto in frazione insaponificabile, ricca di altre sostanze come squalene, tocoferoli naturali (vit.E) e fitosteroli, è un alleato di bellezza veramente potente con caratteristiche uniche:

  • ricco di vitamina E combatte i segni del tempo;
  • ha un’eccellente capacità di penetrazione attraverso la pelle, in particolare secca;
  • ha un’azione nutriente e restitutiva unica;
  • è particolarmente indicato per pelli grasse.

 

E’ eccellente se impiegato sulla pelle del viso, che è spesso sottoposta a stress  ossidativo  e danni infiammatori causati da esposizione ai raggi ultravioletti ( UV ) e radiazioni visibili.
Se stai cercando un alleato naturale contro i segni del tempo, ecco, l’olio di avocado è quello che fa per te.

 

 Olio-di-cocco

Olio di cocco
L’olio viene estratto dalla polpa della noce del cocco ed ha la peculiarità di avere un punto di fusione abbastanza alto (circa 25° ). Infatti al di sotto di tale temperatura si presenta come una massa solida, non come un olio. Ho descritto da subito questa caratteristica per chiarire come deve essere un olio di cocco puro, non addizionato di altre sostanze. Si trova infatti spesso in commercio un tipo di olio che rimane liquido durante tutti i periodi dell’anno, questo tipo di olio chiaramente non è puro. Per essere puro in etichetta, alla voce INCI deve essere indicata unicamente la parola “Cocos nucifera” e deve iniziare il cambiamento di stato al raggiungimento dei 25° centigradi.

La composizione dell’olio di cocco è molto ricca, questa si compone di: trigliceridi di acidi grassi essenziali saturi: acido laurico (47,6%), miristico, palmitico, caprilico, caprinico (8,4%) e acidi insaturi: oleico (8,4%), ac. linoleico.  Le proprietà di questo olio sono moltissime. Ad esempio, grazie alla presenza di acido laurico ha attività antibatterica (8). Per la sua azione emolliente e protettiva viene usato molto spesso per massaggi o come veicolo nei cosmetici convenzionali (grazie anche al suo profumo delicato); spesso però è indicato come olio solare dal momento che é in grado di conferire maggiore vigore alla colorazione della pelle. Si deve tenere però conto che l’olio di cocco non ha capacità protettive nei confronti dei raggi solari, quindi è da usare solo con pelli già abbronzate, unitamente ad un prodotto protettivo o come dopo sole, dal momento che idrata la pelle secca.

Burro di Karitè.
Il burro di karitè completa la carrellata dei cosmetici naturali. E’ una sostanza estratta dallo schiacciamento dei semi del frutto della pianta  Vitellaria paradoxa o Butyrospermum Parkii. E’ un burro ricco di proprietà grazie alla alta percentuale di agenti insaponificabili, sostanze come l’acido oleico, linoleico e stearico la cui azione sulla pelle è direttamente collegata alla elasticità e idratazione della cute (9).

Il burro di karitè risulta anche un buon filtro contro i raggi UV, grazie agli esteri dell’acido cinnamico, riducendo così il rischi di scottature e arrossamenti (10). Svolge anche una intensa azione idratante sulla pelle risultando utile come dopo sole.

Conclusioni.

Come puoi vedere di alternative ai cosmetici naturali ve ne sono e come. In questo articolo non ho parlato volutamente dei prodotti biologici pocihè questo richiederebbe ulteriori informazioni, in particolar modo legislative, per descrivere esattamente quali sono i processi che differenziano i prodotti biologici dagli altri prodotti naturali. Ad ogni modo un prodotto biologico è preferibile ad uno non biologico, fermo restando che esistono in commercio prodotti di qualità che non sono necessariamente certificati come biologici.
Altri oli e prodotti naturali che vale la pena ricordare sono l’olio di borragine e di enotera, oli importanti che sono anche alimentari e che risultano un toccasana per problemi di salute della pelle, come ad esempio la dermatite. La bava di lumaca che è certamente un prodotto contraddittorio, visto che l’impiego delle “chiocciole” non è considerato propriamente pet-friendly. Ad ogni modo la bava di lumaca è veramente miracolosa contro rughe, piccole cicatrici, parti del corpo arrossate e si trova in commercio anche da allevamenti rispettosi del ciclo biologico delle chiocciole. Giusto per avere anche la coscienza a posto.

Autore: Enrico Nunziati – http://www.rodiola.it

 

Bibliografia
1.  adnkronos – Cresce sempre più il mercato della cosmesi naturale. In Italia vale 400 milioni
2.  Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia (panorama.it – Bellezza: vola export cosmetici, fatturato oltre i 10 mld nel 2015)
3.  camera.it – Decreto Legislativo 24 aprile 1997, n. 126 – Attuazione della direttiva 93/35/CEE recante la sesta modifica alla direttiva 76/768/CEE     concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai prodotti cosmetici e della direttiva 95/17/CE recante modalita’ di       applicazione della direttiva 76/768/CEE riguardo alla non iscrizione di uno o piu’ ingredienti nell’elenco previsto per l’etichettatura dei prodotti        cosmetici”
4.   1. Guillaume D, Charrouf Z. Argan oil and other argan products: use in dermocosmetology. The European Journal of Lipid Science and                Technology. 2011;113(4):403–408.5.  

5. Lybbert TJ, Barrett CB, Narjisse H. Market-based conservation and local benefits: the case of argan oil in Morocco. Ecological Economics. 2002;41(1):125–144.
6.  2. Mbah CJ. Studies on the lipophilicity of vehicles (or co-vehicles) and botanical oils used in cosmetic products. Pharmazic. 2007;62:351–3.[PubMed] 
7.  Nardi U.: “Jojoba cosmetica”, Erboristeria Domani n.12, 1993
8.  Hoffman KL, Han IY, Dawson PL, Antimicrobial effects of corn zein films impregnated with nisin, lauric acid, and EDTA, in J. Food Prot.
9.  Alander, J. & Andersson, A.-C. 2002. The shea butter family – the complete emollient range for skin care formulations. Cosmetics and Toiletries        Manufacture Worldwide, 2002: 28–32.
10.  J Agric Food Chem. 2010 Jul 14;58(13):7811-9. Near infrared spectroscopy for high-throughput characterization of Shea tree (Vitellaria paradoxa) nut fat profiles. Davrieux F, Allal F, Piombo G, Kelly B, Okulo JB, Thiam M, Diallo OB, Bouvet JM.

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redazione Cipria Magazine
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