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Mike Bongiorno: a Milano una via dedicata al presentatore
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Via Mike Bongiorno

Una strada molto speciale. Speciale per il nome che porta. Un nome che è nel cuore di tutti gli italiani. Inaugurata oggi nella zona di Porta Nuova una via al grande presentatore Mike Bongiorno. Presente il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e la moglie Daniela insieme ai tre figli. ” Questa via lo rappresenta”, ha detto Daniela. I grattaceli della nuova zona della città meneghina ricorderanno di certo a Mike la sua New York, metropoli dove è nato e dove ha iniziato a sviluppare l’amore per il giornalismo. La città dove tutto è cominciato.

Dalla Grande Mela con furore

Papà americano. Mamma torinese. Cuore italo-americano. Cervello più italiano che americano, potremmo dire. Mike inizia già da ragazzino ad interessarsi al mondo del giornalisti. E’ curioso, ha voglia di fare e proprio a “La Stampa” di Torino inizia la sua gavetta. Apprende, corre, sogna di diventare qualcuno. Poi arriva la guerra, nel 1944. Arriva un duro viaggio per Mike che sarà deportato in un lager, incarcerato, rischierà più volte la fucilazione. Ma si salverà sempre grazie ai suoi documenti americani.

Alla fine del conflitto, Mike può finalmente dare sfogo alla sua passione. Inizia a lavorare a New York per una radio italiana. Fa il corrispondente, tutti lo notano e se ne innamorano. Questo ragazzo ha molto talento e nessuno riesce a fermarlo. Dalla radio alla tv il passo è breve. Vittorio Veltroni, padre di Walter, lo prende in Rai per un radiogiornale. Mike studia, cerca di togliere quell’accento americano che proprio non gli va via, resta alzato fino a tardi per dare sempre il meglio di sé.

Mike Bongiorno

Mike Bongiorno

Quando la Rai diventa una vera e propria tv, per Mike arriva il successo con i quiz, Carosello e tanti programmi che confermano le sue grandi qualità di giornalista e presentatore. Poi arriva la televisione privata e, manco a dirlo, Mike si dimostrerà un abile conduttore anche a Mediaset. “La ruota della fortuna” è stato uno dei programmi che hanno reso grande la televisione italiana, entrando direttamente nelle case delle persone, portando “allegria”, come diceva sempre Mike.

A fine carriera, ecco il riconoscimento: è suo il record della carriera televisiva più lungo del mondo. Sì, perché Mike, la tv, l’ha vista nascere, anzi, l’ha aiutata a nasce. L’ha presa in braccio, l’ha cullata, ha saputo come farla crescere con il bastone e la carota. L’ha fatta cambiare quando c’era qualcosa che non andava. L’ha coccolata e amata. L’ha odiata, sempre a modo suo, con garbo e ironia. E infine, quella sua creatura, lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni della sua vita.

Tutto quello che non ci dimenticheremo mai

Tra ironia e intelligenza, le sue gaffes rimarranno storiche. Vere, false, presunte, chi può dirlo……Quello che possiamo affermare con certezza è che quelle stesse gaffes hanno cambiato il modo di raccontare i fatti, la gente, il modo di fare televisione. Hanno aperto la strada alla modernità. Hanno fatto ridere, sorridere, riflettere. Hanno scatenato imitazioni e feroci critiche. Ma hanno pur sempre anche divertito. E oggi, a sei anni dalla sua scomparsa, nessuno si è dimenticato di tutto questo. Nessuno, anzi, vuole dimenticare.

 

 

 

 

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Giulia
27 anni, fanese, appassionata di moda, martini con ghiaccio e borse costose. "Keep Calm and Carry on" è il suo motto. Anzi, "Carry on" e basta.
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