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Chirurgia plastica: è sempre OK?
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Chi segue sa che  Cipriamagazine.it non ama parlare di botulino, filler o altri trattamenti di microchirurgia o di chirurgia plastica. Personalmente non ne ho una vera conoscenza nè tantomeno competenza. E neppure mi interessa approfondire perchè, con il massimo rispetto per la chirurgia che risolve dei veri problemi estetici facendo veri veri miracoli, quello che si vede sempre più spesso in TV è molto vicino a una galleria degli orrori. Chirurgia Plastica: è sempre OK?

Ho voluto intervistare sull’argomento il professor Pietro Lorenzetti, perchè ho avuto modo di conoscerlo e di apprezzare la sua etica e la sua filosofia dell’estetica che non posso non condividere, soprattutto per quello che riguarda interventi che riguardano problematiche più impegnative dell’eliminazione di rughe o borse sotto gli occhi.

Non solo, il Professore è anche uomo dotato di  cultura, simpatia, umanità uniche. E se lo avete visto come ospite in molte trasmissioni televisive quale esperto di chirurgia estetica, mi darete ragione.

prof pietro lorenzetti

Il Prof. Pietro Lorenzetti, nato a Catania il 01/05/1963, è Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche e ha pubblicato due libri intitolati “Intelligenza estetica”, dedicato all’importanza della sobrietà in chirurgia estetica, e “Il chirurgo dell’anima”, un viaggio nel mondo della bellezza e tutto quello che gli ruota intorno.

Professor Lorenzetti, in una recente intervista televisiva, lei ha detto:

“la chirurgia plastica non è questo, è qualcosa di elegante, di ben fatto, di consigliato bene. L’AICPE insiste molto su questo concetto perché noi vogliamo dare una qualità che è molto diversa da quella mostrata nel servizio”. leggi qui Sembra che che non ci sia personaggio televisivo, più o meno famoso, che resista a interventi di chirurgia estetica. Il problema, secondo me, che sono immediatamente e sgradevolmente visibili.

La domanda è: esiste qualcuna di queste conduttrici, attrici, giornaliste che hanno fatto interventi talmente “eleganti” per cui non sono visibili? (non possiamo chiederle i nomi, naturalmente….)

  • Certo che esistono, sono quelle per cui si ipotizza un trattamento ma che non si identifica chiaramente…

La stampa incensa, con grande ipocrisia, ultracinquantenni per le quali “il tempo sembra non passare”. Secondo me molte sono dei mostri inguardabili e proibirei loro l’accesso alla TV. Non le sembra che si stia esagerando in una escalation senza fine?

  • Per fortuna non è così per tutte, ma dobbiamo pensare che le donne sono una moltitudine di soggetti con varie personalità, umori, timori. Alcune di esse prendono il coraggio e magari scelgono un intervento drastico come un lifting che alla successiva apparizione televisiva lascerà gli spettatori disorientati e magari disgustati, perplessi. In realtà abbiamo già superato il punto più alto, quasi due anni fa e ora assistiamo a richieste di ritocchi più naturali. Va detto che le donne dello star system sono molto diverse da quelle comuni e quindi anche le loro richieste.

Questi nuovi mostri quando si guardano allo specchio, sono felici secondo lei?

  • Non credo che sia corretto parlare di felicità ma credo che si piacciano, si, anche perché molti interventi sono reversibili e quindi devono essere ripetuti. Certo non il lifting, ma la maggior parte di ciò che fa ora è reversibile.

Un chirurgo serio riesce a resistere alle richieste delle clienti?

  • Deve riuscirci anche perché le sue pazienti sono il suo biglietto da visita. Ogni chirurgo attrae un certo tipo di paziente e se un medico sconsiglia o dice no la cosa viene risaputa. Alcuni apprezzano, altri no ma alla fine non siamo meccanici, ma siamo medici abbiamo fatto un giuramento e dobbiamo agire secondo scienza e coscienza e nel nostro caso anche buon gusto. Ma come in tutti i settori c’è gente seria e altra senza scrupoli.

Non le sembra che un’arte (e una missione) così nobili e così importanti per risolvere veri drammi estetici, sia in molti casi usata male?

  • Sì, ma è il problema di operare nel regime di un vero e proprio mercato, l’unica branca della medicina a cui accade. Il resto, la chirurgia ricostruttiva viene percepita come una missione più nobile ma l’animo umano è profondo e complesso. Chi ha raggiunto un buon equilibrio con il proprio aspetto magari non può comprendere come una ragazza senza seno possa sentirsi deturpata nella propria identità femminile, come un ragazzo con un brutto naso possa arrivare a detestarsi e a rinchiudersi in se stesso. lei mi potrà dire che questi casi potrebbero essere risolti con una buona psicoterapia, ma in quel caso ci sarebbe un adattamento e non una vera accettazione. Diciamo che la chirurgia plastica è meno futile di quello che appare.

Che mezzi o informazioni ha una cliente che voglia sì migliorare il suo aspetto, ma rivolgendosi a un professionista che sappia consigliarla?

  • Guardi, ritengo che internet e la rete siano una grande fucina di informazioni, forse troppe e quindi direi di leggere i siti delle società scientifiche di settore per avere una informazione qualificata.

Ringrazio il Professor Lorenzetti e, se volete approfondire, andate a  FacebookPietroLorenzetti

 

 

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Maruska
Ha una certa età, ha lavorato per quarant’anni nel mondo del beauty, sia dalla parte dell’editoria che da “dietro le quinte”. Ha conosciuto tutti, o quasi, i produttori di cosmetici, i creatori di profumi, le fabbriche dei contenitori e degli imballaggi e tutti, o quasi, i profumieri italiani. Ama moltissimo il make-up, cura la pelle ma senza ossessione
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