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Effetti della menopausa sulla pelle
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la pelle in menopausa

Parlare di menopausa a una “ragazza” di quarant’anni, potrebbe sembrare prematuro. Oggi, le donne vivono la stagione della piena bellezza quando superano i quarantanni. Ne sono pieni i media con riferimento soprattutto alle star. Miglior stile di vita, migliore alimentazione, maggior consapevolezza di sè…le over 40 vivono gli anni migliori. Ma l’orologio biologico non sempre se ne accorge e scattano i primi segnali degli effetti della menopausa sulla pelle. Basta un po’ di attenzione in più e seguire i consigli di Adele Sparavigna, la dermatologa di Cipriamagazine

Quali sono i primi segnali degli effetti della menopausa sulla pelle?

Nella donna, la menopausa è un momento di importanti cambiamenti biologici, guidati sostanzialmente dalle modificazioni ormonali nell’organismo. E’ il brusco calo nella produzione di estrogeni, unitamente agli effetti dell’invecchiamento e del fotoinvecchiamento cutaneo, a causare conseguenze sull’aspetto e sulla salute della pelle e degli annessi cutanei, i quali vanno incontro ad alterazioni strutturali non irrilevanti.

Episodi di flushing (arrossamento al volto) e secchezza della pelle sono i primi segni visibili. L’epidermide si assottiglia, è incapace di trattenere l’acqua e riduce notevolmente la produzione di sebo. Il risultato è una pelle disidratata, ruvida al tatto e con un’alterata funzionalità di barriera: la cute, ora più vulnerabile, diventa maggiormente suscettibile agli agenti ambientali/chimici esterni; potrebbero altresì peggiorare delle condizioni già esistenti (pelle sensibile, couperose) od insorgerne delle nuove, è il caso ad esempio della couperose, o rosacea tardiva.

Il collagene, proteina strutturale, si riduce notevolmente, la cute perde così tonicità, elasticità. Si accentuano le rughe, si rilassano i muscoli facciali e si ha una progressiva perdita dell’ovale del viso.

Sono poi frequenti le discromie, le alterazioni del colorito cutaneo, danni indotti principalmente dall’azione del sole e degli ormoni.

Tra i sintomi tardivi vanno infine citati atrofia e secchezza delle mucose ed alterazioni a carico degli annessi: diradamento dei capelli, ispessimento e/o aumento dei peli, a causa del mutato rapporto androgeni/estrogeni, ed alterazioni ungueali, quali unghie ispessite, striate e fragili.

Che cosa si può fare per ritardare l’invecchiamento della pelle (alimentazione, stile di vita)?

L’invecchiamento cutaneo è un processo inevitabile, cronologico e naturale, ma anche legato all’ambiente ed al comportamento e, in questo, ovviamente, hanno un ruolo importante le abitudini e lo stile di vita di ognuno.

Il principale responsabile dei danni della pelle è il sole: altera le strutture dermiche, causa lassità e rugosità e modifica la pigmentazione dell’epidermide, con danni a breve ed a lungo termine. Se si ha la pelle chiara, è importante proteggersi non solo in vacanza ed in tutte le condizioni di esposizione prolungata e continuativa, ma anche in città, applicando quotidianamente creme giorno dotate di filtri.

Si può poi intervenire con notevoli effetti sull’alimentazione: sempre utile ricordare l’importanza di una dieta corretta, che abbondi di frutta e verdura (ricca di vitamine, sali minerali ed antiossidanti) o quanto sia fondamentale bere molta acqua per idratare i tessuti cutanei. Sarà bene controllare il peso ed evitare bruschi aumenti o cali, dormire almeno 8 ore, ridurre lo stress, eliminare fumo ed alcol e praticare una regolare attività fisica.

Che cosa NON bisogna fare?

Non esporsi mai a situazioni rischiose, per la salute della pelle e dell’organismo in generale. Al di là dell’adozione di uno stile di vita salutare come prima citato (sport, no fumo, no alcol, alimentazione sana), sarà bene prestare attenzione alle modalità con cui si decide, per l’appunto, di intervenire sull’aging cutaneo. Diffidate dai prodotti miracolosi e di dubbia provenienza; quanto ai trattamenti di medicina estetica, il mio consiglio è quello di rivolgersi a medici specialisti dermatologi, di esigere di conoscere il nome dei prodotti utilizzati e di informare sempre il medico di eventuali patologie o terapie concomitanti.

Esistono creme con principi attivi specifici?

Certamente, vi sono creme, sieri, trattamenti giorno e notte specifici destinati alla cura della pelle in menopausa. Il prodotto ideale dovrebbe ripristinare le caratteristiche alterate della cute su più fronti e contenere dunque un pool di principi attivi con azione multicorrettiva. Per proteggere l’integrità della barriera cutanea e ripristinare il film idrolipidico, indicate le sostanze che accelerano il processo di riparazione dello strato corneo come ceramidi, sfingolipidi o liposomi. Acido ialuronico, collagene, glicosaminoglicani e retinoidi sono invece consigliati contro rughe e rilassamento cutaneo. Per i capillari, si dovrà ricorrere all’azione delle vitamine C, E e flavonoidi; per rinnovare l’epidermide, meglio gli alfa-idrossiacidi, come l’acido glicolico. Last but not least, l’uso di principi attivi vegetali ad azione simil-estrogenica, quali ad esempio i derivati della soia, aiuta a contrastare gli effetti cutanei delle carenze ormonali tipiche della menopausa.

Quali sono i trattamenti di dermatologia estetica meno invasivi e consigliati?

Dal punto di vista dermatologico, suggerisco i trattamenti con filler a base di sostanze riassorbibili, acido ialuronico e collagene, i quali riempiono le rughe dall’interno e migliorano il tono cutaneo, nonché l’elasticità e l’idratazione. Ottime le recenti formulazioni arricchite con sali minerali, vitamine ed aminoacidi, veri cocktail di ringiovanimento utilizzati nella biorivitalizzazione.

Consigliati poi i peeling, trattamenti esfolianti che stimolano la rigenerazione cutanea, migliorano il colorito ed attenuano le imperfezioni.

Qual è la routine ideale di trattamento per le pelli non più giovani?

La routine andrà adattata alle nuove esigenze della pelle. Da evitare una detersione troppo aggressiva a base di tensioattivi, i quali possono alterare i lipidi dell’epidermide. Bene i prodotti non irritanti, poco schiumogeni ed in grado di apportare sostanze emollienti ed idratanti.

Per il viso, meglio utilizzare emulsioni (latti) surgrassanti, adatte all’utilizzo senza risciacquo o i sydnet liquidi (sapone-non sapone). Per il corpo, da preferire gli oli da bagno oppure detergenti delicati (tensioattivi non ionici, anfoteri, alchilpoliglucosidici), sia in barra che liquidi.

Il trattamento prosegue con l’utilizzo di una crema giorno (con o senza filtri solari a seconda del tipo di pelle) e, prima di andare a dormire, con l’applicazione di una crema notte.

Adele Sparavigna, dermatologa

Dottoressa Adele Sparavigna, specialista in dermatologia e venerologia

Viale Cesare Battisti 38, 20900 Monza

T. +39 345 2529271
F. +39 039 2329448

E. info@adelesparavigna.it

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Adele
Specialista in dermatologia e venerologia. Sorriso solare, è nata a Pompei,dolcezza innata, competenza solidissima. Di sé dice “Non faccio nulla di straordinario, vi aiuto solo a portare la bellezza della vostra anima in superfice"
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One Comment
  • anna

    Carissima Dott. Sparavigna
    Il mio mento presenta, sotto pelle, numerosi brufoli…quasi un agglomerato. Evidenti soprattutto quando non distendo i tratti del viso, nell’atto di fare la pulizia mattino-sera. Ho 62 anni ed una pelle indefinita tra grassa, secca, ricca di pori visibili ad un occhio attento. Qualsiasi fondotinta, anche costoso , resta imprigionato in una specie di reticolo a mo’ di intonaco. Sto usando da un mese i prodotti della Filorga che sembrano eccellenti, ma al momento i problemi da me descritti sembrano irrisolti.
    Un caro saluto e complimenti per i bellissimi articoli, tutti interessantissimi.

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